La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...

mercoledì 22 febbraio 2012

La dura vita di un attore incompreso e la very british carrot cake

Stefano: 55 anni, romano de Roma, alto, panciuto, bonario, titolare della pasticceria in cui lavoro
Io: attrice -allo sbaraglio e precaria- per passione; pasticcera per sopravvivenza.

INT. LABORATORIO PASTICCERIA -GIORNO

IO: "il SaSSo SteSo Stava Sopra Sei foSSe Sulla Scia dei Soliti aSSi.
      Sconvolto Stette SilenzioSo Senza eSprimerSi.
      Mi chiuSi in caSa e rimaSi in atteSa: il Sabato Sera Sono Stanco. Ho viSSuto da feSSo una Storia 
      Senza SenSo.
      ESco SilenzioSo dalla Stanza; So di eSSere Stato Scoperto. Se Solo SapeSSi chi paSSa! Sensibilità e
      Senno Servono a dare SenSo alle coSe! 

Stefano mi osserva di nascosto sul ciglio della porta con gli occhi sgranati e la faccia stralunata

STEFANO: "Aò, ma che stai a dì?
IO scazzata: " Lascia stare: ho un provino"
STEFANO: " Bel testo...spacca nà cifra! oh, dimmelo quando esce il film...me ce scapicollo al cinema"
IO: " E' un esercizio di dizione"
STEFANO: "Ah, ho capito: se riesci a dì tutta stà roba senza sbaglià te prendono!"
IO " Ah Stè ma che è un concorso a premi?"
STEFANO: " Mica me pare Shakespeare!"
IO: " E' un esercizio; serve a pronunciare bene le parole; sono scioglilingua che insegnano in accademia"
STEFANO: " E pe' imparà stè cose hai pure dovuto pagà?
                    Ripeti con me: sopra la panca la capra campa..."
IO: "vabè Stè lascia stare! Che c'è? Mi devi dire qualcosa?"
STEFANO: pensandoci qualche istante..." Sarebbe neceSSario Servire SofficiSSimi e SpumoSi Soufflè
                   Sfornati aSSolutiSSimamente adeSSo!
                  Aò: sò n'attore nato! Che stile!!!"
Gli sorrido: lo odio!!! :-)
STEFANO: "Vabè ma non è che co' tutte stè chiacchere le Torte te Se SmoSciano?"
IO: " Sono esercizi, mica jatture!"
STEFANO: "Se lo dici tu....
                    continuando a farmi il verso- Allora mi Sforni Sei Semplici Speziate e Soffici torte alla carota?"
IO: "Sicuramente Signor Simpatia! Ma eSci Subito dalla Stanza o ti Scaccio a Sassate"! :-)


La vita dell'attore è proprio dura! :-(

Liferecipes...

Ecco la SOFFICE E SPEZIATA CARROT CAKE






E' la tipica torta inglese di carote: very fluffy, very british :-)


Ingredienti:
farina autolievitante 115 g
carote grattugiate 175 g
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata 1/2 cucchiaino
zucchero di canna 175 g
uova sbattute 2
olio di semi 5 cucchiai
semi di girasole tostati in padella e tritati 15 g
mandorle tostate tritate 10 g
banana tritata 1
un pizzico di sale

Frosting:
philadelphia o altro formaggio cremoso 120 g
burro morbido 45 g
zucchero a velo 90 g
succo d'arancia 2 cucchiaini
scorza grattugiata di 1 arancia
stampo quadrato di 18 cm di lato

Procedimento:
Setacciare in una terrina la farina, il sale, la cannella e la noce moscata. Aggiungere lo zucchero, le uova, l'olio, le carote, la banana e i semi di girasole e le mandorle tritati, e mescolare bene il composto. Versare il tutto nello stampo rivestito di carta forno e infornare  a 190° per 45/50 minuti circa, oppure fino a che sarà diventato bello dorato e sodo. Non appena sarà pronto sformarlo e lasciarlo raffreddare.
Nel frattempo preparare la copertura: in una terrina mescolare bene il formaggio, il burro, lo zucchero a velo, e il succo e la scorza dell'arancia. Quando tuti gli ingredienti saranno ben amalgamati, spalmare la crema sulla superficie della torta, ormai fredda.
Dividere la torta in 6 porzioni e servire; magari accompagnandola con una buona tazza di the



 


venerdì 17 febbraio 2012

I registi "smarmellano" davvero e gli attori ti insegnano le ricette

A volte, per fortuna, capita anche di fare il proprio mestiere: l'attore.
 Le occasioni sono rare, ma succede :-)
Il problema è che non sempre ti capita di fare quello che ti piace: vieni scelto per un film o una serie che non ti fanno impazzire ma accetti comunque perché sei talmente disperato e hai talmente tanta voglia di lavorare che accetti nonostante tutto. Amen!
Nonostante le perplessità pensi che sei proprio tu che puoi fare la differenza: non ti sei improvvisato in un mestiere, l'hai scelto, voluto con forza e hai studiato. Non solo puoi uscirne indenne, ma potresti fare anche la tua porca figura, illuminandoti in mezzo alle cose non proprio belle. 
E poi, sì, il film è un po' nnà schifezza però il tuo personaggio ha una sua sensibilità, una sua profondità, un suo spessore...
Tutto sarebbe meraviglioso se non fosse che, dopo avere esaminato le cause profonde che spingono il tuo personaggio a dire o a fare una determinata cosa, averne vestito i panni fino a sviscerarne il suo profondo dolore interiore e averlo fatto tuo ( robe da attori convinti, insomma), arrivati sul set l'attore con cui devi girare una scena piena di pathos ti dica
"Hai un copione? volevo capire che ci dicevamo...vabè dai improvvisiamo".....
Im-prov-vi-sia-mo??? Scusa?????
Ed ecco che in un secondo tutte le tue certezze ( tutte le "pippe" che per anni ti hanno fatto sulla professionalità, sulla preparazione dell'attore e del personaggio, sullo studio...)  crollano sprofondando nel baratro più assoluto  trascinandoti in un'industria che è più simile a quella dei tritacarne che a quella cinematografica.
Ti buttano su un set in cui macchine da presa e luci sono state già fatte ( che in "teoria" dovrebbero essere posizionate e regolate in base agli attori..ma anche questo è chiedere troppo) e ti dicono "Facciamo una prova".....
Ok è una prova: gesti e memoria, senza troppo impegno ( anche perché il tuo partner come già detto, non sa una mazza di quello che succede nella scena)
"Motore. Partito. Azione"............
"Stop!"...
"Ottimo...Questa ce la portiamo a casa. Passiamo all'altra scena"
????????????????????????????
E' uno scherzo???
Ti guardi smarrito, mentre il mondo intorno continua a girare.....
Timidamente dici "Scusate,ma non era una prova?"
Il regista s'avvicina e con fare sornione dice "Tranquilla siete andate benissimo. Brava. Metodo Stanislavskij eh?"
Ma che è una presa per il culo?
Una smorfia mista tra un ghigno e un sorriso ti si paralizza sul volto....non ci puoi credere.
Lo sconforto più nero: che figura di mxxxa!
La giornata procede più o meno nello stesso modo finché non si crea il problema della luce, che proprio non si riesce a regolare, e del boom ( quel microfono a forma di pillola gigante ) che entra sempre in campo e che invece non si dovrebbe vedere.... il verdetto è chiaro: questa scena bisogna ripeterla!
Alzi gli occhi al cielo e ringrazi il Cosmo d'aver ascoltato le tue preghiere; a fine giornata, ma comunque ti ha ascoltato.
Ma al 1°, al 2°, al 3° al 6° stop, una voce si leva nella stanza "Co stù cazz' e bbum stamo a' perde a' jurnata....jam bell ch'aggià a sfurnà e ttorte"
????????????????????
E il regista " Ma sì dai, tanto è una cosa minima, da casa non se ne accorgerà nessuno. Ok finito!"
Tutti contenti. Scatta l'applauso.
E tu resti incredulo con la bocca aperta e l'espressione da babbeo, assolutamente inerme, immobile.
"Giulia, oggi è il mio compleanno vieni ad assaggià lu bello panettoncino ch'aggia purtato"

Ecco: "lu bello panettoncino" è stata la cosa migliore che mi sia successa durante la giornata; tanto che mi sono fatta dare la ricetta

Liferecipes...

LU BELLO PANETTONCINO AL CACAO


 Ingredienti:
farina 250 g
zucchero 250 g
olio di semi 130 g
acqua 130 g
uova 3
cacao amaro 3 cucchiai
gocce di cioccolato 50 g
lievito 1 bustina

Procedimento:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino afarle diventare belle spumose, aggiungere l'olio , l'acqua, la farina, il lievito il cacao e le gocce di cioccolato.
Mescolare bene e trasferire il composto in uno stampo da plumcake  grande( o da ciambella) ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per 40 minuti
 







mercoledì 15 febbraio 2012

Delirio di onnipotenza di un regista

Un provino con un regista premio Oscar....
Ommioddio: e se non fossi all'altezza?Chissà quanto sarà affascinante questo regista, quante cose avrà da raccontare...voglio dire: mica è da tutti vincere un Oscar...
E se dovessi bruciarmi l'occasione della mia vita? E se mi dimenticassi le battute? no no, non ci devo pensare. Devo solo studiare studiare studiare!!!
Giorno e ora X. Sono pronta! Non si torna indietro!
Mi fanno accomodare in una stanza ed eccolo arrivare...sono emozionata....mi invita a sedermi su una sedia, accende la sua telecamerina e via...
"Giulia..ti chiami così, vero?..Parlami di te"....
Da dove cominciare? " Bè io....blablablabla blablalalblablabla...
"Scusami Giulia, hai letto la sinossi del film?.... La protagonista del film non ride mai; potresti evitare di sorridere quando parli?"
Ah...ehhhhh...mmmm.... sì, certo......( non sorridere, non sorridere, non sorridere, non sorridere.....)
"Continua per favore"
e io blalalala blalala blalalabllala
"Giulia, potresti evitare il più possibile di sbattere le palpebre degli occhi? perché tu parli ma io non riesco ad ascoltarti perchè il movimento dei tuoi occhi mi distrae!"
Ah, certo, sì ( non muovere gli occhi, non sorridere, non muovere gli occhi, non sorridere, non muovere gli occhi, non sorridere....)
" Sù, continua!"
Ah, ok. blablabla blablablal bla blabla...
"Se gesticoli, se fai anche il minimo movimento con le mani, non riesco veramente a seguirti! tieni le mani sulle gambe per favore!"
Comincio a sudare freddo....( non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme).... 
"Sù, continua"
(non muovere le mani...) bla    bla (gli occhi cazzo: avrò mosso gli occhi???) 
" Giulia, siccome la tua agenzia mi ha inviato la foto in cui hai la testa piegata lateralmente, potresti metterti così, altrimenti non mi sembri tu"
Cosa?La testa?...forse è uno scherzo... ma non sembra avere l'aria di scherzare...
Piego la testa di lato e comincio ad avvertire un senso di frustrazione mista a umiliazione. Sono imprigionata dentro me stessa: mani occhi faccia e viso sono bloccati in posizioni innaturali.
"Sù, Giulia continua"
( non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata...)
...ma le parole escono a fatica.... vortici di rabbia si gonfiano come il mare in tempesta e io non posso muovermi!... per un momento, lungo un'eternità, dimentico chi sono e mi sembra di essere veramente paralizzata...in testa mi balenano le immagini de "Lo scafandro e la farfalla"....un uomo la cui vita è paralizzata dal suo corpo inerme...
Non ce la faccio più...comincio a muovermi...voglio uscire da quelposto e andar via lontano....
"Non c'è più niente da dire" gli dico muovendomi sommessamente...
"Vedo dal tuo curriculum che hai fatto nuoto"...mi guarda..." effettivamente hai le spalle troppo larghe;strano per ché mia figlia fa nuoto da sempre ma ha il fisico molto minuto"
un altro affondo...
"Hai mai vinto delle gare?"
"Non nuoto per competizione, ma solo perché mi piace" gli dico con fermezza
"Mia figlia arriva sempre sul podio"
"Mi piacerebbe poter parlare con lei ma adesso ho un altro provino e devo proprio andare"dico mentendendo al regista, premio Oscar

Sono fuggita via, e ho aperto il portone del palazzo in cerca di aria, come quando dopo essere stato troppo sott'acqua ti rendi conto che devi risalire perché non hai più fiato....ho respirato a lungo e con fatica, e l'aria è entrata facendomi bruciare i polmoni. Ho cominciato a correre, più velocemente di quanto potessi fino a che il respiro s'è fatto corto e i polmoni  hanno cominciato a battere impazziti dentro la cassa toracica.....mi sono fermata, seza più aria, respirando e respirando ancora, sfinita, e ho cominciato a piangere.... maledicendo me e la mia buona educazione, il mio essere gentile, il mio essere sognante e ingenua, il mio CREDERE così tanto nel mestiere del cinema -che di romantico, quando diventa una mera professione, spesso non ha nulla....




 












lunedì 13 febbraio 2012

I Biscotti col Cimino




Appena ritornata a casa dopo aver sfornato, in laboratorio, kili e kili di biscotti.... questi qui vanno sempre a ruba; impossibile resistergli.
La ricetta è quella di sempre...da generazioni...una garanzia.
Inzuppati nel latte, nel caffè, nel the, nella nutella, mangiati uno dietro l'altro durante la giornata, davanti alla tv...
Con mezzo kilo di farina ne vengono circa 40, ma si mantengono benissimo fino a una decina di giorni, chiusi ermeticamente o dentro una scatola di latta quindi vi consiglio di non dimezzare le dosi :-)

LIferecipes...



Ingredienti:
farina 00 500 g
zucchero 175 g
strutto 150 g
uova 1
ammoniaca per dolci 5 g

latte q.b.
sesamo


Procedimento:
In una terrina unire la farina con lo zucchereo, lo strutto, l'uovo e l'ammoniaca, mescolare bene e aggiungere poco alla volta il latte necessario a far amalgamare tutti gli ingredienti e a rendere il composto morbido come l'impasto per la crostata. Formare una palla, avvolgere nella pellicola e riporre in frigo per almeno 2 ore.
Trascorso questo tempo, ricavare dall'impasto dei filoncini lunghi 3 cm e larghi 2 cm; passarli in una ciotolina con del latte e poi nel sesamo.
Disporre i biscotti su una teglia rivestita di carta forno e infornare a 180 ° in forno statico, per 25/ 30 mnuti circa o fino a quando diventeranno ben dorati.
FAre raffreddare per bene prima di assaggiarne uno, altrimenti si sentirà il sapore dell'ammoniaca ( tranquilli: poi scompare completamente !)

Fare cinema senza essere famosi...è possibile?

Provino importante: film per il cinema
Ruolo: protagonista
Leggi e rileggi la scena che ti è stata inviata: 2 pagine insignificanti che non ti dicono assolutamente nulla sul personaggio, di una semplicità e anche banalità estrema.....è fin troppo facile!
Leggi le caratteristiche del personagio per cui dovrai essere provinata: non solo ci somigli , ma cerchi di studiare il testo come se fossi un camaleonte: ti metti vestiti che lei indosserebbe, ti trucchi come lei potrebbe truccarsi, provi a muoverti come lei potebbe muoversi, immaginandone  movenze e gesti particolari, pensando persino alle mille sfumature che potrebbero esserci nel rapporto tra lei e l'altro protagonista della storia....
Poi arriva il momento del provino: aspettativa, paura ed eccitazione....
Il regista ti vede, gli si illumina lo sguardo, ti guarda come se avesse avuto un'illuminazione e tu eccitata e sognante pensi: forse chi cercava sono proprio io!
Tu e l'attore protagonista ( già scelto)  cominciate a recitare e le battute una dopo l'altra si amalgamano insieme in una sintonia perfetta, c'è qualcosa fra voi due attori/personaggi....proprio quello che serve alla scena.
Il regista si illumina;  all'impronta, fa recitare un'altra scena, poi ad entrambi gli attori li fa sedere a fianco per riprendere quanto stiano bene in video insieme.
Il regista ti guarda e ti dice "staresti veramente bene con il nome della protagonista"....
Il provino finisce, esci sognante, camminando a 1 metro dal suolo, toccando il cielo con un dito, sorridi eccitata pensando che forse hai appena avuto la tua grande occasione, che forse dopo tanti sacrifici ce l'hai fatta...
E poi ti chiama Nico, il tuo amico, che conosce il casting director del film e in un solo istante, il cielo che prima stavi toccando, ti precipita in testa, stendendoti al tappeto: " mi spiace, ma la produzione vuole un'attrice famosa".
La dura legge del mercato cinematografico non può spezzarti le ali in questo modo. Non può andare così, non questa volta; se avessi visto il provino....
Poi una mattina apri il giornale e vedi LEI, l'attrice famosa che in un attimo ha annullato ogni tua speranza.
E' un circolo vizioso: se non sei famoso non lavori; ma se non lavori come fai a diventare famoso?
Vi prego, fermate il mondo: voglio scendere!!!

venerdì 10 febbraio 2012

Le Rose del deserto


Ieri, come avevo scritto, con grande soddisfazione, mi sono goduta questi buonissimi biscotti; per una volta al diavolo la dieta!
Sono facili, velocissimi da fare e di grande effetto. Ma attenzione: uno tira l'altro!!! :-)

Liferecipes...

ROSE DEL DESERTO

Ingredienti:
mandorle tritate 100 g
zucchero 75 g
burro morbido 100 g
uova 1 (+ 1 per la copertura)
vaniglina 1 bustina
fecola di patate 50 g
farina 00 100 g
lievito 1/2 bustina
cornflakes
zucchero a velo 


Procedimento:
In una terrina capiente unire le mandorle tritate con lo zucchero, aggiungere il burro a pezzetti, un uovo, la vaniglina, la fecola di patate, la farina e il lievito. Amalgamare tutto con le mani finché l'impasto diventi bello compatto. Fare delle palline della grandezza di una noce, passarle nell'uovo sbattuto e poi nei cornflakes.
Infornare a 180° per 20 minuti e appena sfornati spolverizzare con lo zucchero a velo

giovedì 9 febbraio 2012

vi prego: dateci delle attrici brave e brutte

Cicciottella, burrosa, morbida
Sono questi alcuni degli aggettivi con cui vengono descritte le donne dello star system, laddove la normalità non esiste; salvo poi lanciare l'allarme anoressia quando quelle stesse donne mettendosi a dieta perdano peso. Non esiste una linea di confine, una normalità in cui si possa stare comodi nel vivere e nel mangiare.Ci si può solo alimentare per non morire di stenti, lasciando da parte il piacere di stare in tavola e di gustarsi il sapore del cibo
Ricordo ancora i titoli dei giornali, durante l'ultimo festival del cinema di Venezia, che titolavano “ le ginocchia rugose che affliggono le star", con successivi consigli su come limitare il problema. E stiamo parlando di donne perfette con gambe perfette e ginocchia magrissime a cui aspirano molte donne. 
Di conseguenza se quelle donne “perfette” hanno dei problemi tanto da meritarsi un titolo sui principali quotidiani italiani e esteri, noi donne normali cosa siamo? Dei mostri?!
Tutti lì allibiti a notare come anche quella tal attrice abbia le smagliature e la cellulite, come se non fossero anche loro donne concepite nello stesso modo di tutti gli esseri viventi e con lo stesso dna del genere umano

Se la smettessimo di considerare la cellulite una malattia, come la pubblicità della "Somatoline" vuol farci credere - io quella pubblicità proprio la odio-, la vivremmo come una cosa normale: ok, ce l'ho, ce l'hanno tutte, c'est la vie, punto!
Quale processo metafisico dovrebbe rendere attrici o modelle libere da tutti i “mali” che affliggono l'intero genere femminile?
Io lo confesso: sono una donna come tutte e  ho la cellulite, ma non per questo merito una vita di relegata sociale, disoccupata che mai potrà realizzare il sogno di diventare una grande

Aspiriamo alla perfezione, laddove nessun essere umano è per sua stessa natura perfetto. E poi cosa è perfetto e cosa non lo è? Chi è che stabilisce i canoni entro cui ci si possa definire perfetti?
E poi perché gli uomini non subiscono lo stesso trattamento a cui sono costrette le donne?
Voglio dire: le attrici  e le donne del mondo dello spettacolo vengono analizzate al microscopio per scoprirne ogni piccolo “ difetto" mentre agli uomini...niente; degli uomini non si dice nulla....ma sì, luomo non bello: è affascinate, interessante, macho, rude, UOMO. 
Non ho mai sentito dire di un attore che è paffutello, rotondetto, burroso...aggettivi che subito ti fanno pensare a un orsacchiotto da abbracciare e con cui riscaldarsi nelle notti d'inverno...

Il lavoro degli attori consite nell'impersonificazione e nell'interpretazione di un personaggio realmente esistito o che potrebbe esistere...tutte le donne interpretate avevano o avrebbero avuto una taglia non superiore alla 40?
Credo che questo sia uno dei problemi che rendono il cinema e la tv mediocri: perché piuttosto che scegliere un'attrice bravissima ma non “bella”, si preferisce scegliere per lo stesso ruolo, un'attrice meno brava ma che abbia i canoni estetici dettati dalla società.
Anna Magnani, che di certo non era canonicamente bellissima, oggi sarebbe riuscita ad emegere? Ce l'avrebbe fatta a dimostrare il suo immenso talento?
Se tutto il mio discorso è errato, ditemi vi prego il nome di una brava attrice non propriamente bella che lavora e che ha un grande successo, e il nome di un attore “discriminato” per non essere proprio un adone....
Per spezzare la catena da cui purtroppo, per motivi di lavoro, sono legata, sapete cosa faccio? Oggi i dolci, oltre a cucinarli me li mangio pure!

Liferecipes...

martedì 7 febbraio 2012

Una mattina in cui hai proprio bisogno di pane e Nutella

Accade di svegliarsi una mattina  in cui...
  • il telefono di casa squilli e dall'altra parte della cornetta qualcuno ti strilli parole incomprensibili mentre tu sia ancora in stato comatoso
  • contemporanemamente squilli il cellulare e leggendo sul dispaly " sconosciuto" tu risponda con la speranza che sia qualche produzione che voglia dirti che sei stata scelta per uno di quei rari provini che hai fatto ultimamente, e che però tu non senta nulla, se non l'altra voce nell'altro telefono che continua a urlare
  • il campanello della tua porta trilli senza sosta
  • uscendo dal tepore della coperte in cui eri sommerso, il tuo piede sprofondi nell'acqua.....
  • il panico si impadronisca di te...
  • .guardandoti intorno, la tua sveglia galleggi per la stanza come una gondola alla deriva.....
  • il cuore cominci a saltarti fuori dal petto perché sei fotxxxxmente in ritardo al lavoro
  • uscendo momentanemaente dal tuo corpo e guardandoti dall'esterno, tu ti renda conto che il cosmo cospira contro di te

    E allora non ti resta che:
  • aprire la porta e scusarti con chi dall'altra parte ti insulta per avergli inaffiato la biancheria stesa
  • mortificarti contemporanemate con chi alla cornetta ti insulta perché a casa sua è costretto ad usare l'ombrello
  • giustificarti con il non più tanto sconosciuto interlocutore del cellulare spiegandogli che non ti sei presentato al lavoro perché la tua casa si è trasformata in una delle perle della laguna di Venezia...
    e  dopo aver visto che sono appena le 9:00 del mattino, non ti resta che sprofondare sullo sgabello della tua cucina pensando a cosa altro possa accaderti nelle prossime 13 ore di questa "meravigliosa" giornata....
    " Non ci resta che piangere" e fare colazione: ho bisogno di pane e Nutella!
    PANE FRAGRANTE


    Ingredienti:
    farina di semola rimacinata 500 g
    acqua riscaldata 50° C circa 375 g
    zucchero 1 cucchiaino
    sale 3 cucchiaini
    lievito per torte salate 1 bustina

    Procedimento:
    In una terrina o su una spianatoia mettere la farina, formare al centro un buco e mettervi dentro il lievito e lo zucchero, scioglierli con un po' d'acqua e lentamente , poco per volta, aggiungere altra acqua per impastare il tutto.
    Prima di aggiungere altra acqua aspettare sempre che il panetto assorba quella che abbiamo messo in precedenza.
    Poi  fare al centro dell'impasto una conchetta , mettervi il sale e scioglierlo con altra acqua impastando bene il tutto, fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico e senza grumi.
    Coprire l'impasto con un panno spesso e fare lievitare nel forno spento, per 2 ore o finché sarà raddoppiato il suo volume
    Trascorso questo tempo ricavarne dei bocconcini da 50 g l'uno o dividere l'impasto in due, adagiare il pane su una teglia rivestita da carta forno,  inciderlo in superficie e lasciare lievitare coperto per altri 20 minuti.
    Dopodiché, infornare in forno statico già caldo a 200° per i primi 10 minuti, e a 180° per altri 15 minuti; poi spegnere il forno e lasciando dentro il pane, fare riposare per altri 10 minuti, assicurandosi che la porta del forno resti aperta.

    * consiglio, dopo la seconda lievitazione, di inumidire il pane e di spolverizzarlo con semi di sesamo o papavero....una vera delizia!

lunedì 6 febbraio 2012

Accade ai provini...

Ore 10:00: provino
Abbigliamento richiesto: tuta e scarpe da ginnastica
Arrivo al casting: un trionfo di gonne, tacchi vertiginosi e bocche di fuoco....
Guardo le mie scarpe con le molle....devo aver sbagliato indirizzo. O giorno.O orario. Controllo sull'iphone la mail del mio agente......mmmm...indirizzo e orario sono esatti....odddio! Mi intravedo allo specchio...un disastro! io queste che se ne fregano delle indicazioni sull'abbigliamento proprio non le sopporto...eh sì, brava: facile essere gnocca vestita in quel modo arghhhhh!!!
Una ragazza dai capelli lunghi e vaporosi, appena uscita dal parrucchiere-ma dove l'avrà trovato il tempo che c'è pure la neve?!-, prova la sua parte con l'amica del cuore che l'ha accompagnata per sostenerla.
Senza parole_______________________________________________________________
Cominciano con un tono di voce patetico della serie "papà scusami se ho fatto la monella" e continuano con un sacco di facce e moine....ecco: vedi che ho sbagliato? è il provino per un film muto!
E invece mi chiamano e chiamano anche lei, la ragazza dai capelli lunghi e vaporosi che fanno accomodare davanti alla macchina da presa e che subito si porta i capelli davanti, a incorniciarle il viso, si stampa il sorriso migliore che ha e mostra fiera le sue lunghe e magre gambe ossute. Pronta ad offrontare il mondo!
Ma il casting con un "colpo di falce", ne mina la sicurezza e la fa sprofondare nel baratro...<<Scusa, hai un elastico?>>
Una smorfia di dolore trafigge il volto della ragazza.
Nessuna risposta.
<<Un elastico! - ripete il casting director- Puoi legarti i capelli?>>
Sì, la ragazza ha capito bene, le hanno proprio chiesto di raccogliere i capelli; deglutisce a fatica e con un sorriso nervoso chiede se qualcuno possa darle una mano.
L'elastico,quel piccolo insignificante strumento lesivo della sua femminilità, arriva. Lei lo prende e lo porta ai capelli: ne appunta 2 ciocche.  
Meno peggio di quanto pensasse. Si rilassa.

Ma il casting director torna a infierire: <<puoi legarli tutti? puoi farti una coda?>>
Il panico sopraffà la ragazza; è un topo in trappola:
<<Devo proprio?>>Gli occhi le si riempiono di lacrime...
la guardo e la pìetas leopardiana scende su di me "un affetto mi preme, acerbo e sconsolato e tornami a doler di mia sventura"...: ma porca miseria t'ha solo chiesto di alzarti quei dannati capelli! Ma mi hai vista? sono in tuta; in confronto a te sembro la signora delle pulizie capitata lì per sbaglio. In felpa e fuseaux ti farei stare!!!
La ragazza continua:<< E' che ho il collo di una giraffa...è troppo lungo, ho i complessi>>
Ripongo le armi caccio via i brutti i pensieri e mi fustigo per la mia cattiveria: non c'è bellezza che tenga; belle o brutte,alte o basse, magre o cicciottelle, noi  donne ne abbiamo sempre una!
Mi viene quasi di abbracciarla e di piagnucolare insieme a lei...


Liferecipes...

venerdì 3 febbraio 2012

E mentre fuori nevica...english spicy apple cake

E mentre fuori nevica, e Roma si tinge di bianco, mi ritrovo in casa a scegliere il monologo più adatto da portare a un provino....
dovrebbe esser facile e invece ecco che dopo aver parlato con Nico, mio compagno e amico d'accademia, scegliere un monologo sembra un'impresa titanica....il testo, non deve essere teatrale, oppure può esserlo ma deve essere con uno stile cinematografico, non può essere "pesante" oppure può esserlo ma deve essere recitato come se non lo fosse, può essere un testo brillante, ma non comico, però sarebbe interessante se facesse ridere, ma non deve essere una caricatura, anzi assolutamente naturale, come se non si stesse recitando....fra tutti questi se e tutti questi ma, la scelta del monologo diventa ancora più ardua; perché non basta che tu sia già sottopressione perché la tua vita potrebbe dipendere interamente dalla scelta di quel maledettissimo monologo, che potrebbe farti brillare agli occhi del casting oppure renderti invisibile, ci si mettono anche gli amici a darti consigli che in realtà non fanno altro che confonderti le idee :-)
Nel totale stato confusionale in cui mi ritrovo, potrei optare per il fomoso "Essere o Non Essere"...più naturale di così....
" Ah Giulia"- continua Nico- visto che Roma è paralizzata dalla neve e molto probabilmente non riuscirò a rientrare in casa, e mi trovo vicino casa tua, posso venire a dormire da te?e anche Fiammetta e Giampa... e Baby?....Mmmmm....Tutti quanti?? "Dai che ci divertiamo! Che torta ci prepari?"
E certo: poteva mancare una torta in una giornata come questa? 
Come diceva Al Pacino in "Donnie Brasco": "Donnie, e che te lo dico a fare?"

Liferecipes...


ENGLISH SPICY APPLE CAKE
torta speziata di mele grattugiate



Ingredienti:
uova 3
zucchero 100 g
burro fuso 50g
farina 140 g  +  2 cucchiai
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata grattugiata 1/2 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 bustina
mele grattugiate 2
zucchero a velo per spolverizzare la torta


Procedimento:
In una terrina montatre le uova con lo zucchero, unire il burro fuso, la farina, la cannella, la noce moscata, l'estratto di vaniglia, il lievito e le mele grattugiate precedentemente amalgamate con i 2 cucchiai di farina.
Versare il composto in uno stampo per torte ( nel mio caso ho usato uno stampo da plum cake) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa

La valigia dell'attore. Il parfait di mandorle e la salsa al cioccolato

C'è chi pensa che fare l'attore sia  proprio una gran figata...già, come quel ragazzo che a un provino mi disse: "voglio fare l'attore perché così divento famoso, guadagno un sacco di soldi, mi compro un bel po' di appartamenti a Milano, li affitto e campo di rendita per tutta la vita"...E certo: ma com'è che non c'ho pensato anche io?!?!?! Basta fare uno o due provini e diventi ricco e famoso...troppo semplice!
Peccato che questo quadretto roseo non corrisponda proprio alla verità: tutti vogliono fare gli attori ma non ci sono ruoli per tutti, gli attori sono sempre in crisi , non guadagnano un sacco di soldi, non lavorano spesso, e spesso lavorano gratis, vivono d'ansie e nevrosi, parlano con il loro cellulare incoraggiandolo a squillare nell'attesa che si compia la beata speranza di un provino...

Fare l'attore non è affatto semplice come pensi, mio caro futuro ricco e famoso immobiliarista... significa fare uno dei lavori più belli del mondo, ma significa anche studiare senza sosta, esserne dediti a tal punto da confondere la realtà con la finzione, attribuendo persino una colonna sonora ad ogni istante importante della tua vita; significa non avere certezze, significa essere considerato troppo spesso uno dei tanti  -quando invece tu non ti senti affatto uno tra tanti- e significa avere tanto, troppo tempo libero....
Per questo bisogna ingegnarsi, trovare altre passioni che ti permettano di evadere e che magari siano in grado di farti guadagnare anche qualche spicciolo.
Ecco perché ho fatto della pasticceria un lavoro.
E tra un catering, un servizio fotografico e un provino, potevo non occupare le mie giornate scrivendo su un blog?
Se volete provare le mie ricette e ridere conoscendo l'assurdo mondo degli attori e del cinema ( provini compresi), cominciate a seguirmi...il telefilm "Boris" è solo la punta dell'iceberg :-)

Vi regalo la mia prima ricetta: a un compleanno, ho visto gente leccare il piatto...e non è un modo di dire!
Sembra complicata, ma non lo è affatto: procuratevi solo una padella e 3 terrine capienti, e il gioco è fatto.

Liferecipes...


PARFAIT DI MANDORLE


Ingredienti:
mandorle tostate 200 g
tuorli 3
albumi montati a neve 3
zucchero semolato 160 g
panna fresca 500 ml
zucchero a velo 80g

Salsa al cioccolato:
cioccolato fondente 70% 200 g
latte q.b.

Procedimento:

In una padella mettere le mandorle intere con 80g di zucchero semolato e tenere sul fuoco finché lo zucchero si sarà sciolto e le mandorle caramellate. Dopodiché versare il croccante tra 2 fogli di carta forno, fare raffreddare e tritare finemente con un peso o un martello.

Nel frattempo in una terrina montare la panna e tenere in frigo ben coperta con pellicola o carta stagnola.

Nella seconda terrina montare i tuorli con i restanti 80 g di zucchero semolato finché il tutto sarà diventato chiaro e spumoso.

Nella terza terrina montare a neve fermissima gli albumi con lo zucchero a velo.

Adesso siamo pronti per dare vita al nostro parfait: unire ai tuorli spumosi la panna montata, le mandorle caramellate e tritate e gli albumi montati a neve, mescolando tutto delicatamente dal basso verso l'alto, per evitare che gli ingredienti si smontino.

A questo punto versare il composto in delle cocottine d'alluminio ( o in uno stampo da torta o plum cake rivestito con pellicola) coprire con della pellicola e riporre in freezer per 24 ore prima di servire

Trascorso questo tempo, qualche momento prima di sformare il parfait, preparare la salsa al cioccolato: fare sciogliere il cioccolato a bagnomaria e aggiungere del latte, quel tanto che basta a rendere il tutto una salsa densa e liscia. Versare la salsa di cioccolato, calda, sul semifreddo e servire.