La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...

lunedì 6 febbraio 2012

Accade ai provini...

Ore 10:00: provino
Abbigliamento richiesto: tuta e scarpe da ginnastica
Arrivo al casting: un trionfo di gonne, tacchi vertiginosi e bocche di fuoco....
Guardo le mie scarpe con le molle....devo aver sbagliato indirizzo. O giorno.O orario. Controllo sull'iphone la mail del mio agente......mmmm...indirizzo e orario sono esatti....odddio! Mi intravedo allo specchio...un disastro! io queste che se ne fregano delle indicazioni sull'abbigliamento proprio non le sopporto...eh sì, brava: facile essere gnocca vestita in quel modo arghhhhh!!!
Una ragazza dai capelli lunghi e vaporosi, appena uscita dal parrucchiere-ma dove l'avrà trovato il tempo che c'è pure la neve?!-, prova la sua parte con l'amica del cuore che l'ha accompagnata per sostenerla.
Senza parole_______________________________________________________________
Cominciano con un tono di voce patetico della serie "papà scusami se ho fatto la monella" e continuano con un sacco di facce e moine....ecco: vedi che ho sbagliato? è il provino per un film muto!
E invece mi chiamano e chiamano anche lei, la ragazza dai capelli lunghi e vaporosi che fanno accomodare davanti alla macchina da presa e che subito si porta i capelli davanti, a incorniciarle il viso, si stampa il sorriso migliore che ha e mostra fiera le sue lunghe e magre gambe ossute. Pronta ad offrontare il mondo!
Ma il casting con un "colpo di falce", ne mina la sicurezza e la fa sprofondare nel baratro...<<Scusa, hai un elastico?>>
Una smorfia di dolore trafigge il volto della ragazza.
Nessuna risposta.
<<Un elastico! - ripete il casting director- Puoi legarti i capelli?>>
Sì, la ragazza ha capito bene, le hanno proprio chiesto di raccogliere i capelli; deglutisce a fatica e con un sorriso nervoso chiede se qualcuno possa darle una mano.
L'elastico,quel piccolo insignificante strumento lesivo della sua femminilità, arriva. Lei lo prende e lo porta ai capelli: ne appunta 2 ciocche.  
Meno peggio di quanto pensasse. Si rilassa.

Ma il casting director torna a infierire: <<puoi legarli tutti? puoi farti una coda?>>
Il panico sopraffà la ragazza; è un topo in trappola:
<<Devo proprio?>>Gli occhi le si riempiono di lacrime...
la guardo e la pìetas leopardiana scende su di me "un affetto mi preme, acerbo e sconsolato e tornami a doler di mia sventura"...: ma porca miseria t'ha solo chiesto di alzarti quei dannati capelli! Ma mi hai vista? sono in tuta; in confronto a te sembro la signora delle pulizie capitata lì per sbaglio. In felpa e fuseaux ti farei stare!!!
La ragazza continua:<< E' che ho il collo di una giraffa...è troppo lungo, ho i complessi>>
Ripongo le armi caccio via i brutti i pensieri e mi fustigo per la mia cattiveria: non c'è bellezza che tenga; belle o brutte,alte o basse, magre o cicciottelle, noi  donne ne abbiamo sempre una!
Mi viene quasi di abbracciarla e di piagnucolare insieme a lei...


Liferecipes...

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