La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...

mercoledì 20 giugno 2012

chupa-mele al cioccolato

Con questo caldo il pensiero di accendere il forno per preparare qualcosa di buono, atterrisce. Ma io avevo voglia di qualcosa di goloso per tirarmi sù il morale, così ho trasformato uno spuntino salutare in qualcosa di godurioso e stuzzicante. Ecco le mie mele peccaminose, viste e gustate a Boston. Provatele con qualsiasi cosa vi piaccia e se volete sentirvi meno in colpa fate come me: provatele con del cioccolato fondente senza zucchero e frutta secca in pezzetti :-)

Liferecipes...


Ingredienti:
mele
cioccolato
frutta secca, confetti, gocce di cioccolato e qualunque altra cosa vogliate ;-)
stecchi da lecca-lecca

Procedimento:
fate fondere il cioccolato a bagnomaria, immegertevi le mele precedentemente infilzate con lo stecco da lecca-lecca, e ricopritele di qualsiasi cosa vi passi per la mente. Fare solidificare su carta forno e gustatevele ritornando bambini

martedì 19 giugno 2012

L'italia che vorrei: A/R Roma-New York


Mentre ero negli Stati Uniti, il pensiero di ritornare in Italia, mi faceva sudar freddo...se non fosse stato per un'irrefrenabile e incontenibile voglia di cibo sano senza salsa al formaggio, né ketchup, né paprika, né aglio,né altre robe strane da schiaffarci sopra, tipo zucchine bollite- negli USA considerate cibo da ospedale- io a New York e a Boston ci sarei rimasta, avrei cercato lavoro e avrei provato a far qualcosa di buono. Certo, ideologicamente stà cosa dell'assistenza sanitaria, appannaggio quasi esclusivo della classe medio ricca, mi dà parecchio sui nervi, però noi italiani, possiamo ovviare stipulando un'assicurazione dall'Italia per risolvere qualsiasi problema medico, quindi addio sole, mare, pizza e mandolino.

New York e Boston ho avuto la fortuna di vederle non con gli occhi del turista, accecato dalle luci di Time Square, ma con gli occhi di chi ci vive, e per questo ringrazio Michi e Zac che mi hanno permesso di guardare le città in cui vivono sotto un'altra prospettiva e mi hanno fatto conoscere i loro amici italiani che hanno trovato negli Usa l'El Dorado, la pentola magica da cui fuoriesce l'arcobaleno. Infatti, mentre in Italia questi ragazzi hanno ricevuto solo porte in faccia o spesso non sono stati nemmeno ascoltati o presi in considerazione, negli Stati Uniti le loro idee non solo sono state ascoltate, ma sono diventate reali, si sono trasformate in progetti concreti, in aziende, in ricerche finanziate da privati e non. 
Negli USA le idee, le capacità personali, l'avere una marcia in più , sembrano essere sostenute e premiate; la meritocrazia - che in Italia sembra essere parola polverosa e vecchia- nel nuovo continente continua a mantenere tutta la sua forza antica: Potere del merito, potere delle proprie capacità, potere dell'intelligenza. 
Mentre in Italia nepotismo e clientelismo sembrano essere le uniche realtà esistenti, in America, paese delle lobbies alla luce del sole, chiunque se meritevole può avere una chanche...

Penso ad Aldo che da anni guida progetti all'estero, facendo fatturare alla società italiana per cui lavora milioni di euro, che Non ha mai ricevuto una promozione né uno stipendio adeguato all'importanza del suo lavoro -cosa di cui si è stupito, non senza chock, il grande capo dell'azienda partner americana che in una lettera ne ha elogiato le doti e le capacità, chiedendosi come mai questo ragazzo non avesse ancora ricevuto il ruolo e gli onori che merita. Dio benedica la meritocrazia americana!

Penso a Claudia, fiscalista super in gamba senza lavoro, il cui unico difetto è quello di avere 35 anni, di essere una donna e di avere ancora delle capacità riproduttive...quando a un colloquio di lavoro ti chiedono se sei sterile perché allora saresti perfetta per lavorare in azienda, capisci quale considerazione si ha delle donne nel mondo del lavoro

Penso a Sal che è dovuto andare a Boston per riuscire a trovare un finanziatore che gli permettesse di aprire la sua azienda che oggi fattura milioni di euro, mentre in Italia la sua idea non valeva niente e nessuno l'aveva preso sul serio

Penso a Paola, che dopo anni di porte in faccia (e spesso nemmeno "l'onore" di avere quelle visto che difficilmente ha ricevuto delle risposte anche solo per e-mail), si è trasferita a Seattle e lì i programmi televisivi che scriveva sono diventati realtà . Chissà che uno dei suoi programmi tv non faccia gola a qualcuno in Italia: sì perché i programmi che vedete in tv, noi non li creiamo nel "bel paese", ma li compriamo all'estero; difficilmente sono frutto delle nostri menti italiane.

Penso al signore di 84 anni conosciuto in aereo che ha lasciato l'Italia a 42 anni per trasferirsi a New York, <b></b>e che facendo il piastrellista<b></b> è riuscito a comprare casa, ha mandato i suoi 2 figli all'università e gli ha pure comprato casa. Oggi lui e la moglie hanno 4.000$ di pensione più i soldi dell'affitto proveniente da un appartamento comprato a "broccolini" tanti anni fa come investimento. Questo signore torna tutti gli anni nella sua città, a Salerno, e guardando ciò che hanno i suoi amici-molto poco- si guarda indietro e pensa che essersi trasferito, non senza difficoltà, sia stata la cosa migliore che abbia fatto

Penso agli attori che, a New york come a Los Angeles, fanno i provini come normali colloqui di lavoro, mentre in Italia i provini spesso sono solo delle farse messe in scena perché lo stato finanzia i film e quindi i provini sono obbligatori...ma poi tutto è già deciso a tavolino....

poi mi sveglio una mattina qualunque e apro una qualunque prima pagina di giornale:
" Risparmia solo una famiglia su 3. Crolla il risparmio: solo il 39% delle famiglie italiane riesce a mettere qualcosa da parte" .
"Dal porno soft ai terremoti? beh, sono eclettica. Sonia Topazio, da attrice porno a capo ufficio stampa dell'Ingv ( istituto nazionale di geologia e vulcanologia): e allora? sono stata raccomandata"
"Lavori al Senato? meriti un premio. Fino a 2.500€ in più semplicemente perché lavori a Palazzo Madama"

 Perché resto? Per la famiglia e gli affetti e perché una parte di me nutre la profonda speranza che l'Italia diventi un posto migliore...e quel giorno io vorrei esserci...


Liferecipes...