Stefano: 55 anni, romano de Roma, alto, panciuto, bonario, titolare della pasticceria in cui lavoro
Io: attrice -allo sbaraglio e precaria- per passione; pasticcera per sopravvivenza.
INT. LABORATORIO PASTICCERIA -GIORNO
IO: "il SaSSo SteSo Stava Sopra Sei foSSe Sulla Scia dei Soliti aSSi.
Sconvolto Stette SilenzioSo Senza eSprimerSi.
Mi chiuSi in caSa e rimaSi in atteSa: il Sabato Sera Sono Stanco. Ho viSSuto da feSSo una Storia
Senza SenSo.
ESco SilenzioSo dalla Stanza; So di eSSere Stato Scoperto. Se Solo SapeSSi chi paSSa! Sensibilità e
Senno Servono a dare SenSo alle coSe!
Stefano mi osserva di nascosto sul ciglio della porta con gli occhi sgranati e la faccia stralunata
STEFANO: "Aò, ma che stai a dì?
IO scazzata: " Lascia stare: ho un provino"
STEFANO: " Bel testo...spacca nà cifra! oh, dimmelo quando esce il film...me ce scapicollo al cinema"
IO: " E' un esercizio di dizione"
STEFANO: "Ah, ho capito: se riesci a dì tutta stà roba senza sbaglià te prendono!"
IO " Ah Stè ma che è un concorso a premi?"
STEFANO: " Mica me pare Shakespeare!"
IO: " E' un esercizio; serve a pronunciare bene le parole; sono scioglilingua che insegnano in accademia"
STEFANO: " E pe' imparà stè cose hai pure dovuto pagà?
Ripeti con me: sopra la panca la capra campa..."
IO: "vabè Stè lascia stare! Che c'è? Mi devi dire qualcosa?"
STEFANO: pensandoci qualche istante..." Sarebbe neceSSario Servire SofficiSSimi e SpumoSi Soufflè
Sfornati aSSolutiSSimamente adeSSo!
Aò: sò n'attore nato! Che stile!!!"
Gli sorrido: lo odio!!! :-)
STEFANO: "Vabè ma non è che co' tutte stè chiacchere le Torte te Se SmoSciano?"
IO: " Sono esercizi, mica jatture!"
STEFANO: "Se lo dici tu....
continuando a farmi il verso- Allora mi Sforni Sei Semplici Speziate e Soffici torte alla carota?"
IO: "Sicuramente Signor Simpatia! Ma eSci Subito dalla Stanza o ti Scaccio a Sassate"! :-)
La vita dell'attore è proprio dura! :-(
Liferecipes...
Ecco la SOFFICE E SPEZIATA CARROT CAKE
E' la tipica torta inglese di carote: very fluffy, very british :-)
Ingredienti:
farina autolievitante 115 g
carote grattugiate 175 g
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata 1/2 cucchiaino
zucchero di canna 175 g
uova sbattute 2
olio di semi 5 cucchiai
semi di girasole tostati in padella e tritati 15 g
mandorle tostate tritate 10 g
banana tritata 1
un pizzico di sale
Frosting:
philadelphia o altro formaggio cremoso 120 g
burro morbido 45 g
zucchero a velo 90 g
succo d'arancia 2 cucchiaini
scorza grattugiata di 1 arancia
stampo quadrato di 18 cm di lato
Procedimento:
Setacciare in una terrina la farina, il sale, la cannella e la noce moscata. Aggiungere lo zucchero, le uova, l'olio, le carote, la banana e i semi di girasole e le mandorle tritati, e mescolare bene il composto. Versare il tutto nello stampo rivestito di carta forno e infornare a 190° per 45/50 minuti circa, oppure fino a che sarà diventato bello dorato e sodo. Non appena sarà pronto sformarlo e lasciarlo raffreddare.
Nel frattempo preparare la copertura: in una terrina mescolare bene il formaggio, il burro, lo zucchero a velo, e il succo e la scorza dell'arancia. Quando tuti gli ingredienti saranno ben amalgamati, spalmare la crema sulla superficie della torta, ormai fredda.
Dividere la torta in 6 porzioni e servire; magari accompagnandola con una buona tazza di the
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mercoledì 22 febbraio 2012
La dura vita di un attore incompreso e la very british carrot cake
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Giulia
alle
12:51
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venerdì 17 febbraio 2012
I registi "smarmellano" davvero e gli attori ti insegnano le ricette
A volte, per fortuna, capita anche di fare il proprio mestiere: l'attore.
Le occasioni sono rare, ma succede :-)
Il problema è che non sempre ti capita di fare quello che ti piace: vieni scelto per un film o una serie che non ti fanno impazzire ma accetti comunque perché sei talmente disperato e hai talmente tanta voglia di lavorare che accetti nonostante tutto. Amen!
Nonostante le perplessità pensi che sei proprio tu che puoi fare la differenza: non ti sei improvvisato in un mestiere, l'hai scelto, voluto con forza e hai studiato. Non solo puoi uscirne indenne, ma potresti fare anche la tua porca figura, illuminandoti in mezzo alle cose non proprio belle.
E poi, sì, il film è un po' nnà schifezza però il tuo personaggio ha una sua sensibilità, una sua profondità, un suo spessore...
Tutto sarebbe meraviglioso se non fosse che, dopo avere esaminato le cause profonde che spingono il tuo personaggio a dire o a fare una determinata cosa, averne vestito i panni fino a sviscerarne il suo profondo dolore interiore e averlo fatto tuo ( robe da attori convinti, insomma), arrivati sul set l'attore con cui devi girare una scena piena di pathos ti dica
"Hai un copione? volevo capire che ci dicevamo...vabè dai improvvisiamo".....
Im-prov-vi-sia-mo??? Scusa?????
Ed ecco che in un secondo tutte le tue certezze ( tutte le "pippe" che per anni ti hanno fatto sulla professionalità, sulla preparazione dell'attore e del personaggio, sullo studio...) crollano sprofondando nel baratro più assoluto trascinandoti in un'industria che è più simile a quella dei tritacarne che a quella cinematografica.
Ti buttano su un set in cui macchine da presa e luci sono state già fatte ( che in "teoria" dovrebbero essere posizionate e regolate in base agli attori..ma anche questo è chiedere troppo) e ti dicono "Facciamo una prova".....
Ok è una prova: gesti e memoria, senza troppo impegno ( anche perché il tuo partner come già detto, non sa una mazza di quello che succede nella scena)
"Motore. Partito. Azione"............
"Stop!"...
"Ottimo...Questa ce la portiamo a casa. Passiamo all'altra scena"
????????????????????????????
E' uno scherzo???
Ti guardi smarrito, mentre il mondo intorno continua a girare.....
Timidamente dici "Scusate,ma non era una prova?"
Il regista s'avvicina e con fare sornione dice "Tranquilla siete andate benissimo. Brava. Metodo Stanislavskij eh?"
Ma che è una presa per il culo?
Una smorfia mista tra un ghigno e un sorriso ti si paralizza sul volto....non ci puoi credere.
Lo sconforto più nero: che figura di mxxxa!
La giornata procede più o meno nello stesso modo finché non si crea il problema della luce, che proprio non si riesce a regolare, e del boom ( quel microfono a forma di pillola gigante ) che entra sempre in campo e che invece non si dovrebbe vedere.... il verdetto è chiaro: questa scena bisogna ripeterla!
Alzi gli occhi al cielo e ringrazi il Cosmo d'aver ascoltato le tue preghiere; a fine giornata, ma comunque ti ha ascoltato.
Ma al 1°, al 2°, al 3° al 6° stop, una voce si leva nella stanza "Co stù cazz' e bbum stamo a' perde a' jurnata....jam bell ch'aggià a sfurnà e ttorte"
????????????????????
E il regista " Ma sì dai, tanto è una cosa minima, da casa non se ne accorgerà nessuno. Ok finito!"
Tutti contenti. Scatta l'applauso.
E tu resti incredulo con la bocca aperta e l'espressione da babbeo, assolutamente inerme, immobile.
"Giulia, oggi è il mio compleanno vieni ad assaggià lu bello panettoncino ch'aggia purtato"
Ecco: "lu bello panettoncino" è stata la cosa migliore che mi sia successa durante la giornata; tanto che mi sono fatta dare la ricetta
Liferecipes...
LU BELLO PANETTONCINO AL CACAO
Ingredienti:
farina 250 g
zucchero 250 g
olio di semi 130 g
acqua 130 g
uova 3
cacao amaro 3 cucchiai
gocce di cioccolato 50 g
lievito 1 bustina
Procedimento:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino afarle diventare belle spumose, aggiungere l'olio , l'acqua, la farina, il lievito il cacao e le gocce di cioccolato.
Mescolare bene e trasferire il composto in uno stampo da plumcake grande( o da ciambella) ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per 40 minuti
Le occasioni sono rare, ma succede :-)
Il problema è che non sempre ti capita di fare quello che ti piace: vieni scelto per un film o una serie che non ti fanno impazzire ma accetti comunque perché sei talmente disperato e hai talmente tanta voglia di lavorare che accetti nonostante tutto. Amen!
Nonostante le perplessità pensi che sei proprio tu che puoi fare la differenza: non ti sei improvvisato in un mestiere, l'hai scelto, voluto con forza e hai studiato. Non solo puoi uscirne indenne, ma potresti fare anche la tua porca figura, illuminandoti in mezzo alle cose non proprio belle.
E poi, sì, il film è un po' nnà schifezza però il tuo personaggio ha una sua sensibilità, una sua profondità, un suo spessore...
Tutto sarebbe meraviglioso se non fosse che, dopo avere esaminato le cause profonde che spingono il tuo personaggio a dire o a fare una determinata cosa, averne vestito i panni fino a sviscerarne il suo profondo dolore interiore e averlo fatto tuo ( robe da attori convinti, insomma), arrivati sul set l'attore con cui devi girare una scena piena di pathos ti dica
"Hai un copione? volevo capire che ci dicevamo...vabè dai improvvisiamo".....
Im-prov-vi-sia-mo??? Scusa?????
Ed ecco che in un secondo tutte le tue certezze ( tutte le "pippe" che per anni ti hanno fatto sulla professionalità, sulla preparazione dell'attore e del personaggio, sullo studio...) crollano sprofondando nel baratro più assoluto trascinandoti in un'industria che è più simile a quella dei tritacarne che a quella cinematografica.
Ti buttano su un set in cui macchine da presa e luci sono state già fatte ( che in "teoria" dovrebbero essere posizionate e regolate in base agli attori..ma anche questo è chiedere troppo) e ti dicono "Facciamo una prova".....
Ok è una prova: gesti e memoria, senza troppo impegno ( anche perché il tuo partner come già detto, non sa una mazza di quello che succede nella scena)
"Motore. Partito. Azione"............
"Stop!"...
"Ottimo...Questa ce la portiamo a casa. Passiamo all'altra scena"
????????????????????????????
E' uno scherzo???
Ti guardi smarrito, mentre il mondo intorno continua a girare.....
Timidamente dici "Scusate,ma non era una prova?"
Il regista s'avvicina e con fare sornione dice "Tranquilla siete andate benissimo. Brava. Metodo Stanislavskij eh?"
Ma che è una presa per il culo?
Una smorfia mista tra un ghigno e un sorriso ti si paralizza sul volto....non ci puoi credere.
Lo sconforto più nero: che figura di mxxxa!
La giornata procede più o meno nello stesso modo finché non si crea il problema della luce, che proprio non si riesce a regolare, e del boom ( quel microfono a forma di pillola gigante ) che entra sempre in campo e che invece non si dovrebbe vedere.... il verdetto è chiaro: questa scena bisogna ripeterla!
Alzi gli occhi al cielo e ringrazi il Cosmo d'aver ascoltato le tue preghiere; a fine giornata, ma comunque ti ha ascoltato.
Ma al 1°, al 2°, al 3° al 6° stop, una voce si leva nella stanza "Co stù cazz' e bbum stamo a' perde a' jurnata....jam bell ch'aggià a sfurnà e ttorte"
????????????????????
E il regista " Ma sì dai, tanto è una cosa minima, da casa non se ne accorgerà nessuno. Ok finito!"
Tutti contenti. Scatta l'applauso.
E tu resti incredulo con la bocca aperta e l'espressione da babbeo, assolutamente inerme, immobile.
"Giulia, oggi è il mio compleanno vieni ad assaggià lu bello panettoncino ch'aggia purtato"
Ecco: "lu bello panettoncino" è stata la cosa migliore che mi sia successa durante la giornata; tanto che mi sono fatta dare la ricetta
Liferecipes...
LU BELLO PANETTONCINO AL CACAO
Ingredienti:
farina 250 g
zucchero 250 g
olio di semi 130 g
acqua 130 g
uova 3
cacao amaro 3 cucchiai
gocce di cioccolato 50 g
lievito 1 bustina
Procedimento:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino afarle diventare belle spumose, aggiungere l'olio , l'acqua, la farina, il lievito il cacao e le gocce di cioccolato.
Mescolare bene e trasferire il composto in uno stampo da plumcake grande( o da ciambella) ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per 40 minuti
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Giulia
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venerdì 3 febbraio 2012
E mentre fuori nevica...english spicy apple cake
E mentre fuori nevica, e Roma si tinge di bianco, mi ritrovo in casa a scegliere il monologo più adatto da portare a un provino....
dovrebbe esser facile e invece ecco che dopo aver parlato con Nico, mio compagno e amico d'accademia, scegliere un monologo sembra un'impresa titanica....il testo, non deve essere teatrale, oppure può esserlo ma deve essere con uno stile cinematografico, non può essere "pesante" oppure può esserlo ma deve essere recitato come se non lo fosse, può essere un testo brillante, ma non comico, però sarebbe interessante se facesse ridere, ma non deve essere una caricatura, anzi assolutamente naturale, come se non si stesse recitando....fra tutti questi se e tutti questi ma, la scelta del monologo diventa ancora più ardua; perché non basta che tu sia già sottopressione perché la tua vita potrebbe dipendere interamente dalla scelta di quel maledettissimo monologo, che potrebbe farti brillare agli occhi del casting oppure renderti invisibile, ci si mettono anche gli amici a darti consigli che in realtà non fanno altro che confonderti le idee :-)
Nel totale stato confusionale in cui mi ritrovo, potrei optare per il fomoso "Essere o Non Essere"...più naturale di così....
" Ah Giulia"- continua Nico- visto che Roma è paralizzata dalla neve e molto probabilmente non riuscirò a rientrare in casa, e mi trovo vicino casa tua, posso venire a dormire da te?e anche Fiammetta e Giampa... e Baby?....Mmmmm....Tutti quanti?? "Dai che ci divertiamo! Che torta ci prepari?"
E certo: poteva mancare una torta in una giornata come questa?
Come diceva Al Pacino in "Donnie Brasco": "Donnie, e che te lo dico a fare?"
Liferecipes...
ENGLISH SPICY APPLE CAKE
torta speziata di mele grattugiate
Ingredienti:
uova 3
zucchero 100 g
burro fuso 50g
farina 140 g + 2 cucchiai
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata grattugiata 1/2 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 bustina
mele grattugiate 2
zucchero a velo per spolverizzare la torta
Procedimento:
In una terrina montatre le uova con lo zucchero, unire il burro fuso, la farina, la cannella, la noce moscata, l'estratto di vaniglia, il lievito e le mele grattugiate precedentemente amalgamate con i 2 cucchiai di farina.
Versare il composto in uno stampo per torte ( nel mio caso ho usato uno stampo da plum cake) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa
dovrebbe esser facile e invece ecco che dopo aver parlato con Nico, mio compagno e amico d'accademia, scegliere un monologo sembra un'impresa titanica....il testo, non deve essere teatrale, oppure può esserlo ma deve essere con uno stile cinematografico, non può essere "pesante" oppure può esserlo ma deve essere recitato come se non lo fosse, può essere un testo brillante, ma non comico, però sarebbe interessante se facesse ridere, ma non deve essere una caricatura, anzi assolutamente naturale, come se non si stesse recitando....fra tutti questi se e tutti questi ma, la scelta del monologo diventa ancora più ardua; perché non basta che tu sia già sottopressione perché la tua vita potrebbe dipendere interamente dalla scelta di quel maledettissimo monologo, che potrebbe farti brillare agli occhi del casting oppure renderti invisibile, ci si mettono anche gli amici a darti consigli che in realtà non fanno altro che confonderti le idee :-)
Nel totale stato confusionale in cui mi ritrovo, potrei optare per il fomoso "Essere o Non Essere"...più naturale di così....
" Ah Giulia"- continua Nico- visto che Roma è paralizzata dalla neve e molto probabilmente non riuscirò a rientrare in casa, e mi trovo vicino casa tua, posso venire a dormire da te?e anche Fiammetta e Giampa... e Baby?....Mmmmm....Tutti quanti?? "Dai che ci divertiamo! Che torta ci prepari?"
E certo: poteva mancare una torta in una giornata come questa?
Come diceva Al Pacino in "Donnie Brasco": "Donnie, e che te lo dico a fare?"
Liferecipes...
ENGLISH SPICY APPLE CAKE
torta speziata di mele grattugiate
Ingredienti:
uova 3
zucchero 100 g
burro fuso 50g
farina 140 g + 2 cucchiai
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata grattugiata 1/2 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 bustina
mele grattugiate 2
zucchero a velo per spolverizzare la torta
Procedimento:
In una terrina montatre le uova con lo zucchero, unire il burro fuso, la farina, la cannella, la noce moscata, l'estratto di vaniglia, il lievito e le mele grattugiate precedentemente amalgamate con i 2 cucchiai di farina.
Versare il composto in uno stampo per torte ( nel mio caso ho usato uno stampo da plum cake) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa
Pubblicato da
Giulia
alle
17:27
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