La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...
Visualizzazione post con etichetta colazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta colazione. Mostra tutti i post

martedì 15 maggio 2012

I biscotti di Maria

Mi chiama Nico, uno dei miei tanti amici attori strampalati, "disperati" come me, con l'ansia costante del telefono che non squilla....perché? come mai? forse non c'è campo....ed ecco che comincia il balletto delle antenne umane...alla ricerca del campo elettromagnetico perduto....
vabè, mi chiama perché suo fratello Edo sta organizzando una festa per il suo compleanno e mi chiede se posso preparargli il catering: finger food ( modo elegante per dire cibo da sbocconcellare con le mani per evitare di mettere sul tavolo centinaia di forchette e posate), torte salate e dolci a volontà, per una ventina di persone.
Ok se po' ffà.
 Decidiamo insieme cosa preparare e visto che Edo solitamente s'avventa come un rapace senza cibo da giorni sulle torte e i biscotti che ogni tanto gli porto a casa, decido di sbizzarrirmi proprio con questi.
 Il giorno della festa, Nico mi chiede se insieme a tutto il resto posso portargli una frolla per biscotti, non cotta: ha comprato delle formine molto carine e vuole fare una sorpresa a suo fratello.
 cariiiiino!
Così per rendere i biscotti ancora più speciali, decido di preparare una frolla molto buona, fragrante, dalla scioglievole morbidezza e con un ingrediente decisamente insolito:la maionese...
no, non sono impazzita!!!
abbassate il sopracciglio di disapprovazione e provate a fidarvi: in fondo la maionese altro non è che un composto a base di uova, olio e limone con un pizzico d'aceto..tutti ingendienti che stanno alla base della pasticceria. -L'unica accortezza quando li si prepara è non assaggiare l'impasto crudo o appena sfornato, quando cioè i biscotti sono ancora caldi, altrimenti si avvertirebbe il sapore della maionese. Appena saranno freddi questi biscotti, come per magia si trasformeranno in qualcosa di delizioso e nessuno crederà che alla base c'è la maionese.
Così il giorno del compleanno di Edo consegno tutto e prima di andar via dò la frolla cruda con tanto di avvertenze pre e post cottura. Nico mi guarda con lo stesso sopracciglio alzato e lo sguardo titubante che avete avuto voi alla parola "maionese"...lo rassicuro: "quante torte e biscotti hai spazzolato nella mia cucina da quando ci conosciamo???? ne hai mai lasciato anche una sola briciola???? e allora fidati!"
L'indomani il mio cellulare comincia a squillare: un numero sconosciuto si affaccia sul display del mio iphone...oddio e chi sarà? un provino? qualche produzione? sono stata scelta per qualche ruolo? e con una voce impostata e diaframmatica da attrice consumata rispondo "pronto?!"
"Ah Giù troopo bbuoni i biscotti di jeri sera. Sò Claudio l'amico di Edo...oh biscotti da sballo!li vojo pur'io!"...
Sdeengh! vabè non sarà una chiamata di lavoro, ma mi riprendo e gioisco per il successo dei miei "strani" biscotti alla maionese. 10 minuti, altra chiamata " oh biscotti da sballo! complimenti"...
la mattinata continua così.... beh sì, sapevo che erano buoni, ma non mi aspettavo di certo tutto questo successo.
Chiamo Nico e gli dico delle telefonate ricevute....sorride...ride...rumorosamente...sento che si sta rotolando sul pavimento di casa sua e ride talmente tanto forte che quasi non riesce a parlare..."ma sei pazzo????"
"Vabè Giù troppo ridere: hai presente maria?"
"no!"
"Giù: MAriiiiia!".....silenzio...."la mariiia"
................................. e in un secondo capisco tutto: BISCOTTI DA SBALLO!....
" ma sei idiota??? ma veramente???? no, no tu sei scemo"
dall'altra parte del telefono solo un "uahhahahahaahuhahhahahauhahahahahuhuahahahha"
Da quel giorno questi sono rimasti i "biscotti di maria"...........
io aggiungo sempre delle gocce di cioccolato, voi come avrete capito potete metterci quello che vi pare; la bontà non cambia :-)

Liferecipes...

BISCOTTI ALLA MAIONESE



Ingredienti:
farina 270 g
zucchero 40 g + altro per copertura biscotti
un pizzico di semi di vaniglia
maionese 90 g
burro freddo 100 g
gocce di cioccolato o noci o mandorle q.b.

Procedimento:
Con un cucchiao lavorare a crema il burro con lo zucchero. Poi aggiungere la maionese e la farina ( e se volete le gocce di cioccolato). Mescolare bene l'impasto che dovrà essere morbido, ma non appiccicoso, e avvolgere nella pellicola. Tenere in frigo per mezz'ora. 
Trascorso questo tempo, ricavare delle palline dall'impasto, schiacciarle un po' e passarle nello zucchero.
Infornare a 190° per 12-13 minuti. I biscotti saranno pronti quando, come si vede in foto, i bordi cominceranno a scurirsi e la superficie diventerà dorata.

N.B. non assaggiare la frolla cruda, né tantomeno assaggiare i biscotti ancora caldi: il sapore della maionese sarà ancora forte. Appena diventeranno freddi, nessuno riuscirà a indovinare "l'ingrediente segreto" di questi cookies :-)


giovedì 10 maggio 2012

Girando un film ho imparato:che non tutti i sogni sono d'oro eluccicano; e che le taralle sono più semplici di quello che pensavo

Scusate l'assenza, ma come vi ho scritto qualche post fa, finalmente ho girato un film e sono stata molto impegnata. Insomma fuochi d'artificio, rintocchi di campane a festa, nuovi colori, e una sonora silurata provocata dalla delusione e dal doloroso rammarico che il mio ruolo (quello di una persona realmente esistita che ha pagato con la vita l'aver fatto bene il suo lavoro)è stato ridotto a quello di una mera figura insignificante e sfocata, per di più d'assoluto impiccio all'interno della storia; della serie " ma vedi un po' se questa doveva morire, pure lei, proprio quel giorno". Eh sì, purtroppo non sto esagerando: parole del regista che hanno lasciato non solo me, abbastanza sgomenta. Perché caro regista dei miei stivali, se vuoi fare un film impegnato, devi anche avere la sensibilità di capire la storia e le dinamiche in cui dovrai muoverti. E invece io mi sono ritrovata ad esser pagata per un numero di pose ( di giornate di lavoro) mai fatte, mortificata come attrice e come persona che si ritrova a interpretare un personaggio, dimenticato da troppi e ancora una volta emarginato...D'altronde cosa aspettarsi da un regista che per tutti i giorni di ripresa non ha fatto altro che palesare il suo odio nei confronti del genere umano insultando chiunque fosse sul suo cammino, attori e cast tecnico compresi, con epiteti come-per citarne solo alcuni- "bestie", "burattini non pensanti"o"bastardi proletari"?!?!Ora, io che per motivi di copione giravo armata( con una beretta pesante e vera, ma assolutamente innocua perché piombata), non voglio dire che gli avrei sparato, ma tirargliela addosso sicuramente sì. Abbasso il buonismo: sono sincera! Se non fossi stata la personcina carina che sono, dai buoni e sani principi, io una craniata o una botta in testa gliel'avrei data; e l'ho immaginato spesso, un po' alla Ally McBeal :-)A fare le spese di questi insulti oltre a noi "bestie proletarie", anche l'aiuto regista, povera vittima del nervosismo di tutti, che per tutto il tempo delle riprese, oltre a fare il suo lavoro, non ha fatto che mettere le pezze per evitare che il film, detto in maniera aulica, " andasse a puttane". A lui, tutta la mia stima e il mio affetto, con la speranza che l'abbiano pagato abbastanza perché possa permettersi economicamente parlando, un lungo periodo di analisi.Ora: se quando ho cominciato a pensare che fare l'attrice significasse entrare in un mondo meraviglioso, fatto di gente che lavorando con i sentimenti fosse superiormente dotata di sensibilità, adesso posso affermare con tutta onestà che in confronto a me, Alice nel paese delle meraviglie era assai sveglia, scaltra e furba. Il mestiere del cinema è per molti un lavoro come un altro, non diverso dal timbrare noiosamente e quotidianamente un cartellino. Ma spero di incontrare presto, o prima o poi, qualcuno che abbia lo stesso incondizionato amore e lo stesso entusiasmo che nutro io nei confronti di un lavoro che io reputo, ancora, il più bello del mondo.Avendo tante ore libere sul set ( convocata alle 9 del mattino, pronta con tanto di costume di scena, per scoprire solo di sera che avrei girato alle 9 di sera o che non avrei girato affatto), ne ho approfittato per conoscere i 200/300 metri circostanti al set ( non sapendo se e quando avrei girato, mica potevo allontanarmi di più!) con relativi bar, pasticcerie, panifici...e proprio qui ho scoperto le taralle con lo zucchero( morbidi e fragranti biscotti profumati al limone e ricoperti di glassa. Potevo non corrompere il panettiere e non farmi dare la ricetta?....

Liferecipes...

Taralle con lo zucchero



Ingredienti:
farina 500g
zucchero 100g
strutto 125 g
ammoniaca 5 g
uova 2 e 1/2
latte per impastare
buccia grattugiata di limone

Bagna:
acqua 2 bicchieri
zucchero 1 bicchiere

Glassa:
zucchero a velo 300 g
acqua 5 cucchiai circa
succo di limone 1 cucchiaio

Procedimento:
Setacciare l'ammoniaca e la farina. Aggiungere lo strutto e impastare per bene, unire lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e fare una fontanella. Mettere al centro le uova e unire lentamente del latte tiepido, quel tanto che basterà a dee all'impasto la consistenza morbida di una frolla.
Dopodiché staccare dei pezzettini d'impasto lavorarli con le mani in modo da dargli la forma di cordoncini spessi un dito, piegarli a ferro di cavallo e intrecciare. Poi unirne le estremità dando la forma di piccole coroncine. Cuocere in forni preriscaldato, a 180° per 20 minuti circa, fino a doratura. Nel frattempo preparare la bagna che è l'elemento magico che renderà speciali, morbide e fragranti le nostre taralle: in un pentolino mettere l'acqua e lo zucchero e portare a bollore. Dopodiché versare la bagna in un piatto fondo e fare intiepidire.
Quando le taralle saranno pronte e tiepide, immergerle velocemente nella bagna e porre a riposare su carta forno. Poi ricoprire con la glassa che faremo riscaldando leggermente l'acqua co il succo di linone e versando sullo zucchero a velo setacciato. A voi la scelta di farla più o meno densa aggiungendo altro zucchero a velo o qualche altro goccio di acqua

martedì 8 maggio 2012

A.A.A. cercasi lavoro...o nella mia vita ci saranno solo croissant!


Se c'è una cosa complicata nell'essere un'attrice precaria (naturalmente oltre alla ovvia e non trascurabile precarietà...che non è già cosa da poco conto) è la quasi totale impossibilità di avere un lavoro normale alternativo ai periodi di magra in cui non si riesca a recitare.
Perché la vita dell'attore non è mica facile come vi fanno credere in tv....non è fatta di autografi, fiumi di soldi e champagne e feste..ahivoglia di mangiar pane duro prima di riuscire a toccare una tartina...
Ma come dicevo prima, persino trovare un lavoro alternativo diventa complicato...in balìa dei provini dell'ultimo momento ( che devi fare: te ne sei andata da casa per questo!) cosa dici al tuo capo “scusa devo andare perché c'ho da fare”??? oppure “ guardi signora vorrei tanto stare qui con lei a consigliarle quale pantalone che le faccia le cosce più magre, ma sa, io voglio fare l'attrice e devo proprio andare”????...Obbiettivamente sono scuse che non si possono sentire.
Nessun occhio da cerbiatto con tanto di sbattimento di ciglia, potrebbe mai convincere qualcuno ad affidarti un lavoro “convenzionale”con una vita così incasinata...
Quindi la domanda è: visto che sono alla ricerca di lavoro...che cosa potrei fare? Accetto consigli....mi raccomando: proposte legali che non violino alcun tipo di legge presente sul territorio italiano :-)
Mettendo mano al mio curriculum viene fuori che: recito, cucino degli ottimi dolci, scrivo, dipingo e faccio foto.....che detto così sembra il curriculum di Barbie....ma vi posso assicurare che sono tutte cose che faccio con totale passione,dedizione e competenza....( e adesso penserete che questo sembra il discorso delle aspiranti Miss ai concorsi di bellezza “ vorrei la pace nel mondo e mi piacciono gli animali)... Però signori miei, non è mica colpa mia se in Italia fare l'artista non è considerato un lavoro!!! io ho persino smesso di dire che faccio l'attrice perché la reazione più comune è: momentaneo silenzio d'imbarazzo-barra-risatina-barra- “sì, ma cosa fai nella vita?”.....
Così per essere “accettata” ho cominciato a mentire: architetto, allenatrice di nuoto, arredatrice, avvocato, pediatra, psichiatra....in fondo è come recitare a soggetto, no?!
Comunque cerco un lavoro part-time e al momento sono a corto d'idee...suggerimenti please!:-)
A forza di arrovellare le meningi ho smesso di dormire la notte e per passare il tempo ho cominciato a sfornare croissant....che poi per assurdo nemmeno mangio perché per fare l'attrice t'impongono pure il regime dietetico!!!....quasi mi faccio tenerezza da sola :-(
Comunque eccovi la ricetta con tanto di foto e disegnini fatti dalla sottoscritta per farvi capire come fare le pieghe dell'impasto. Fidatevi: il procedimento non è complicato, ma un po' lungo. Quindi se come me avete tanto tanto taaanto tempo libero provate a cimentarvi con questa ricetta: vi darà molte soddisfazioni.
Con le dosi che vi ho scritto vi verrano una quindicina di cornetti e circa 5/6 pain au chocolat....ma visto il lungo lavoro conviene farne tanti e surgelarli in modo da avere sempre il vostro buon croissant al mattino

Attendo news

Liferecipes...

P.S.ma il telelavoro da casa esiste o è una leggenda metropolitana degli anni '90?


CROISSANT 





Lievitino:
lievito di birra 35 g
farina 250 g
acqua tiepida 112 g

Impasto:
farina 600 g
zucchero 150 g
burro morbido 75 g
uova di grandezza media 4
latte 150 g
sale 15 g
miele 20 g
un baccello di vaniglia o scorza grattugiata d'arancia

Per le pieghe:
375 g di burro

Marmellata/ nutella/ cioccolato per la farcia

Procedimento:
Cominciamo con il Lievitino:
in una terrina lavorare la farina con il lievito di birra sbriciolato, poi unire l'acqua tiepida (non troppo calda -altrimenti ucciderà il lievito- ma tiepida quel tanto che basterà, toccandola, a non ustionarvi i polpastrelli :-) e lavorare sino a formare una palla.
Questa palla andrà messa a bagno in una ciotola con dell'acqua tiepida. All'inizio la palla d'impasto affonderà e poi, dopo aver sviluppato anidride carbonica, salirà in superficie. Questo servirà a far lievitare i nostri croissant :-)
Nel frattempo prepariamo il nostro Impasto:
in un'altra ciotola lavoriamo la farina con lo zucchero, uniamo il miele, il latte, le uova -uno alla volta- e la vaniglia.
Fatto ciò prendere il lievitino che ormai galleggerà nell'acqua, strizzarlo per bene e metterlo all'interno dell'impasto. Se avete un robot aiutatevi con la frusta a gancio, altrimenti mettete l'impasto su un ripiano e andate di “olio di gomito” e pazienza :-) Aggiungete il burro a tocchetti e lavorate bene.
L'impasto risulterà molto morbido e un po' appiccicoso, ma voi dategli una forma un po' rettangolare, spolveratelo sopra e sotto di farina e avvolgetelo nella pellicola.
Ponetelo in frigo per almeno 2 ore. Durante questo lasso di tempo raddoppierà di volume :-)
Fatto ciò prepariamo il Burro:
lo prendiamo dal frigo e lo mettiamo tra 2 fogli di pellicola. Fatto ciò prendiamo un mattarello e cominciamo a dargli dei colpetti in modo da assottigliarlo e da fargli mantenere una forma rettangolare.
E' importante che gli diate dei colpetti e che non facciate rullare il mattarello perché questo è il modo migliore per non deformarlo e mantenerlo rettangolare :-))
Fatto ciò, riporlo in frigo.
Ora cominciate a seguire i miei disegnini :-)



Passate le 2 ore prendere il burro e l'impasto dal frigo e stendere quest'ultimo con il mattarello in un rettangolo che sia il doppio di lunghezza del panetto di burro e largo circa un centimetro in più per lato (1).
Fatto ciò prendere il burro, toglierlo dalla pellicola e poggiarlo al cento dell'impasto (2). Con l'estremità inferiore dell'impasto ricoprire a metà il burro (3). poi fare la stessa cosa con la parte superiore dell'impasto. I 2 lembi non dovranno assolutamente sovrapporsi ma semplicemente essere affiancati (4). Adesso prendere il mattarello e cominciare a dare tanti colpetti all'impasto in modo che il burro si amalgami alla pasta. Evitare di rullare il mattarello, ma dargli tanti colpetti cercando di mantenere la forma rettangolare (5).Girare l'impasto sottosopra in modo che le pieghe risultino sotto(6). Col mattarello allungare un po' il nostro rettangolo e piegare verso il centro la parte inferire dell'impasto (7). Poi fare la stessa cosa con la parte superiore, questa volta però sovrapponendola a quella fatta in precedenza (8). Spolverare di farina avvolgere nella pellicola o in un grande sacchetto per surgelare e porre in frigo per un'ora.
Trascorsa quest'ora ripetere il procedimento dal n°6 al n°8 per altre 2 volte.L'ultima volta però tenete l'impasto in frigo per 2 ore.

Fatto ciò arriva la parte divertente: stendere l'impasto in un rettangolo che abbia altezza 54 cm e larghezza 44 cm, circa. Tagliatelo a metà per lungo e partendo dagli angoli tagliate delle diagonali in modo che vengano dei triangoli ( io che odio matematica e geometria mai avrei pensato di usare tali e tanti termini matematici in un'unica frase :-)) Guardate la foto.
Poi tenendo la base del triangolo in una mano e la punta nell'altra cercate di allungare dolcemente l'impasto in modo che si assottigli un po'. Mettete un cucchiaino di marmellata o nutella alla base e cominciate ad arrotolare il croissant facendo in modo che la punta risulti sotto la pancia del cornetto ( cosicché non si apra durante la lievitazione).
Per fare i pan au chocolat tagliate dei rettangoli; mettete su uno dei lati più corti dei chicchi di cioccolato e chiudete come un fagottino.



Adesso, avendo tanti croissant potete lasciarne lievitare alcuni per 2 ore, spennellarli con tuorlo e del latte e poi infornarli a 190° per 20 minuti; gli altri potete metterli in freezer ricordando che basterà lasciarli scongelare a temperatura ambiente per 6/8 ore per avere dei meravigliosi croissant da infornare come i precedenti.

Bon Appetit !




mercoledì 7 marzo 2012

Biscotti Antidepressione




 



I biscotti qui presenti potrebbero creare dipendenza: Aut. Min. Ric. Leggere attentamente il foglietto illustrativo e il post precedente.

Liferecipes...

Ingredienti:
farina 500 g
ammoniaca per dolci o lievito 5 g
zucchero 100 g
latte 150 g
strutto 100 g
tuorlo 1
estratto di vaniglia o semi di vaniglia 1 cucchiaino

Procedimento:
Unire insieme la farina e l'ammoniaca e disporle a fontana ; versarvi al centro lo strutto, il tuorlo e impastare il tutto aggiungendo poco a poco il lette a cui avremo aggiunto precedentemente l'estratto o i semi di vaniglia. Lasciare riposare mezz'ora. Poi prelevare dei pezzettini dall'impasto e dargli la forma che si vuole; io ho fatto dei bastoncini a cui ho dato la forma di "S" o la forma di piccole treccine; considerate che l'impasto raddoppierà di volume nel forno, quindi non fateli troppo grandi.
Infornare a 200° per 12/13 minuti o fino a doratura.

Dopo averli fatti fuori, vi sentirete molto meglio. Date il tempo ai carboidrati di entrare in circolo :-)


venerdì 17 febbraio 2012

I registi "smarmellano" davvero e gli attori ti insegnano le ricette

A volte, per fortuna, capita anche di fare il proprio mestiere: l'attore.
 Le occasioni sono rare, ma succede :-)
Il problema è che non sempre ti capita di fare quello che ti piace: vieni scelto per un film o una serie che non ti fanno impazzire ma accetti comunque perché sei talmente disperato e hai talmente tanta voglia di lavorare che accetti nonostante tutto. Amen!
Nonostante le perplessità pensi che sei proprio tu che puoi fare la differenza: non ti sei improvvisato in un mestiere, l'hai scelto, voluto con forza e hai studiato. Non solo puoi uscirne indenne, ma potresti fare anche la tua porca figura, illuminandoti in mezzo alle cose non proprio belle. 
E poi, sì, il film è un po' nnà schifezza però il tuo personaggio ha una sua sensibilità, una sua profondità, un suo spessore...
Tutto sarebbe meraviglioso se non fosse che, dopo avere esaminato le cause profonde che spingono il tuo personaggio a dire o a fare una determinata cosa, averne vestito i panni fino a sviscerarne il suo profondo dolore interiore e averlo fatto tuo ( robe da attori convinti, insomma), arrivati sul set l'attore con cui devi girare una scena piena di pathos ti dica
"Hai un copione? volevo capire che ci dicevamo...vabè dai improvvisiamo".....
Im-prov-vi-sia-mo??? Scusa?????
Ed ecco che in un secondo tutte le tue certezze ( tutte le "pippe" che per anni ti hanno fatto sulla professionalità, sulla preparazione dell'attore e del personaggio, sullo studio...)  crollano sprofondando nel baratro più assoluto  trascinandoti in un'industria che è più simile a quella dei tritacarne che a quella cinematografica.
Ti buttano su un set in cui macchine da presa e luci sono state già fatte ( che in "teoria" dovrebbero essere posizionate e regolate in base agli attori..ma anche questo è chiedere troppo) e ti dicono "Facciamo una prova".....
Ok è una prova: gesti e memoria, senza troppo impegno ( anche perché il tuo partner come già detto, non sa una mazza di quello che succede nella scena)
"Motore. Partito. Azione"............
"Stop!"...
"Ottimo...Questa ce la portiamo a casa. Passiamo all'altra scena"
????????????????????????????
E' uno scherzo???
Ti guardi smarrito, mentre il mondo intorno continua a girare.....
Timidamente dici "Scusate,ma non era una prova?"
Il regista s'avvicina e con fare sornione dice "Tranquilla siete andate benissimo. Brava. Metodo Stanislavskij eh?"
Ma che è una presa per il culo?
Una smorfia mista tra un ghigno e un sorriso ti si paralizza sul volto....non ci puoi credere.
Lo sconforto più nero: che figura di mxxxa!
La giornata procede più o meno nello stesso modo finché non si crea il problema della luce, che proprio non si riesce a regolare, e del boom ( quel microfono a forma di pillola gigante ) che entra sempre in campo e che invece non si dovrebbe vedere.... il verdetto è chiaro: questa scena bisogna ripeterla!
Alzi gli occhi al cielo e ringrazi il Cosmo d'aver ascoltato le tue preghiere; a fine giornata, ma comunque ti ha ascoltato.
Ma al 1°, al 2°, al 3° al 6° stop, una voce si leva nella stanza "Co stù cazz' e bbum stamo a' perde a' jurnata....jam bell ch'aggià a sfurnà e ttorte"
????????????????????
E il regista " Ma sì dai, tanto è una cosa minima, da casa non se ne accorgerà nessuno. Ok finito!"
Tutti contenti. Scatta l'applauso.
E tu resti incredulo con la bocca aperta e l'espressione da babbeo, assolutamente inerme, immobile.
"Giulia, oggi è il mio compleanno vieni ad assaggià lu bello panettoncino ch'aggia purtato"

Ecco: "lu bello panettoncino" è stata la cosa migliore che mi sia successa durante la giornata; tanto che mi sono fatta dare la ricetta

Liferecipes...

LU BELLO PANETTONCINO AL CACAO


 Ingredienti:
farina 250 g
zucchero 250 g
olio di semi 130 g
acqua 130 g
uova 3
cacao amaro 3 cucchiai
gocce di cioccolato 50 g
lievito 1 bustina

Procedimento:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino afarle diventare belle spumose, aggiungere l'olio , l'acqua, la farina, il lievito il cacao e le gocce di cioccolato.
Mescolare bene e trasferire il composto in uno stampo da plumcake  grande( o da ciambella) ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per 40 minuti
 







martedì 7 febbraio 2012

Una mattina in cui hai proprio bisogno di pane e Nutella

Accade di svegliarsi una mattina  in cui...
  • il telefono di casa squilli e dall'altra parte della cornetta qualcuno ti strilli parole incomprensibili mentre tu sia ancora in stato comatoso
  • contemporanemamente squilli il cellulare e leggendo sul dispaly " sconosciuto" tu risponda con la speranza che sia qualche produzione che voglia dirti che sei stata scelta per uno di quei rari provini che hai fatto ultimamente, e che però tu non senta nulla, se non l'altra voce nell'altro telefono che continua a urlare
  • il campanello della tua porta trilli senza sosta
  • uscendo dal tepore della coperte in cui eri sommerso, il tuo piede sprofondi nell'acqua.....
  • il panico si impadronisca di te...
  • .guardandoti intorno, la tua sveglia galleggi per la stanza come una gondola alla deriva.....
  • il cuore cominci a saltarti fuori dal petto perché sei fotxxxxmente in ritardo al lavoro
  • uscendo momentanemaente dal tuo corpo e guardandoti dall'esterno, tu ti renda conto che il cosmo cospira contro di te

    E allora non ti resta che:
  • aprire la porta e scusarti con chi dall'altra parte ti insulta per avergli inaffiato la biancheria stesa
  • mortificarti contemporanemate con chi alla cornetta ti insulta perché a casa sua è costretto ad usare l'ombrello
  • giustificarti con il non più tanto sconosciuto interlocutore del cellulare spiegandogli che non ti sei presentato al lavoro perché la tua casa si è trasformata in una delle perle della laguna di Venezia...
    e  dopo aver visto che sono appena le 9:00 del mattino, non ti resta che sprofondare sullo sgabello della tua cucina pensando a cosa altro possa accaderti nelle prossime 13 ore di questa "meravigliosa" giornata....
    " Non ci resta che piangere" e fare colazione: ho bisogno di pane e Nutella!
    PANE FRAGRANTE


    Ingredienti:
    farina di semola rimacinata 500 g
    acqua riscaldata 50° C circa 375 g
    zucchero 1 cucchiaino
    sale 3 cucchiaini
    lievito per torte salate 1 bustina

    Procedimento:
    In una terrina o su una spianatoia mettere la farina, formare al centro un buco e mettervi dentro il lievito e lo zucchero, scioglierli con un po' d'acqua e lentamente , poco per volta, aggiungere altra acqua per impastare il tutto.
    Prima di aggiungere altra acqua aspettare sempre che il panetto assorba quella che abbiamo messo in precedenza.
    Poi  fare al centro dell'impasto una conchetta , mettervi il sale e scioglierlo con altra acqua impastando bene il tutto, fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico e senza grumi.
    Coprire l'impasto con un panno spesso e fare lievitare nel forno spento, per 2 ore o finché sarà raddoppiato il suo volume
    Trascorso questo tempo ricavarne dei bocconcini da 50 g l'uno o dividere l'impasto in due, adagiare il pane su una teglia rivestita da carta forno,  inciderlo in superficie e lasciare lievitare coperto per altri 20 minuti.
    Dopodiché, infornare in forno statico già caldo a 200° per i primi 10 minuti, e a 180° per altri 15 minuti; poi spegnere il forno e lasciando dentro il pane, fare riposare per altri 10 minuti, assicurandosi che la porta del forno resti aperta.

    * consiglio, dopo la seconda lievitazione, di inumidire il pane e di spolverizzarlo con semi di sesamo o papavero....una vera delizia!