La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...
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giovedì 10 maggio 2012

Girando un film ho imparato:che non tutti i sogni sono d'oro eluccicano; e che le taralle sono più semplici di quello che pensavo

Scusate l'assenza, ma come vi ho scritto qualche post fa, finalmente ho girato un film e sono stata molto impegnata. Insomma fuochi d'artificio, rintocchi di campane a festa, nuovi colori, e una sonora silurata provocata dalla delusione e dal doloroso rammarico che il mio ruolo (quello di una persona realmente esistita che ha pagato con la vita l'aver fatto bene il suo lavoro)è stato ridotto a quello di una mera figura insignificante e sfocata, per di più d'assoluto impiccio all'interno della storia; della serie " ma vedi un po' se questa doveva morire, pure lei, proprio quel giorno". Eh sì, purtroppo non sto esagerando: parole del regista che hanno lasciato non solo me, abbastanza sgomenta. Perché caro regista dei miei stivali, se vuoi fare un film impegnato, devi anche avere la sensibilità di capire la storia e le dinamiche in cui dovrai muoverti. E invece io mi sono ritrovata ad esser pagata per un numero di pose ( di giornate di lavoro) mai fatte, mortificata come attrice e come persona che si ritrova a interpretare un personaggio, dimenticato da troppi e ancora una volta emarginato...D'altronde cosa aspettarsi da un regista che per tutti i giorni di ripresa non ha fatto altro che palesare il suo odio nei confronti del genere umano insultando chiunque fosse sul suo cammino, attori e cast tecnico compresi, con epiteti come-per citarne solo alcuni- "bestie", "burattini non pensanti"o"bastardi proletari"?!?!Ora, io che per motivi di copione giravo armata( con una beretta pesante e vera, ma assolutamente innocua perché piombata), non voglio dire che gli avrei sparato, ma tirargliela addosso sicuramente sì. Abbasso il buonismo: sono sincera! Se non fossi stata la personcina carina che sono, dai buoni e sani principi, io una craniata o una botta in testa gliel'avrei data; e l'ho immaginato spesso, un po' alla Ally McBeal :-)A fare le spese di questi insulti oltre a noi "bestie proletarie", anche l'aiuto regista, povera vittima del nervosismo di tutti, che per tutto il tempo delle riprese, oltre a fare il suo lavoro, non ha fatto che mettere le pezze per evitare che il film, detto in maniera aulica, " andasse a puttane". A lui, tutta la mia stima e il mio affetto, con la speranza che l'abbiano pagato abbastanza perché possa permettersi economicamente parlando, un lungo periodo di analisi.Ora: se quando ho cominciato a pensare che fare l'attrice significasse entrare in un mondo meraviglioso, fatto di gente che lavorando con i sentimenti fosse superiormente dotata di sensibilità, adesso posso affermare con tutta onestà che in confronto a me, Alice nel paese delle meraviglie era assai sveglia, scaltra e furba. Il mestiere del cinema è per molti un lavoro come un altro, non diverso dal timbrare noiosamente e quotidianamente un cartellino. Ma spero di incontrare presto, o prima o poi, qualcuno che abbia lo stesso incondizionato amore e lo stesso entusiasmo che nutro io nei confronti di un lavoro che io reputo, ancora, il più bello del mondo.Avendo tante ore libere sul set ( convocata alle 9 del mattino, pronta con tanto di costume di scena, per scoprire solo di sera che avrei girato alle 9 di sera o che non avrei girato affatto), ne ho approfittato per conoscere i 200/300 metri circostanti al set ( non sapendo se e quando avrei girato, mica potevo allontanarmi di più!) con relativi bar, pasticcerie, panifici...e proprio qui ho scoperto le taralle con lo zucchero( morbidi e fragranti biscotti profumati al limone e ricoperti di glassa. Potevo non corrompere il panettiere e non farmi dare la ricetta?....

Liferecipes...

Taralle con lo zucchero



Ingredienti:
farina 500g
zucchero 100g
strutto 125 g
ammoniaca 5 g
uova 2 e 1/2
latte per impastare
buccia grattugiata di limone

Bagna:
acqua 2 bicchieri
zucchero 1 bicchiere

Glassa:
zucchero a velo 300 g
acqua 5 cucchiai circa
succo di limone 1 cucchiaio

Procedimento:
Setacciare l'ammoniaca e la farina. Aggiungere lo strutto e impastare per bene, unire lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e fare una fontanella. Mettere al centro le uova e unire lentamente del latte tiepido, quel tanto che basterà a dee all'impasto la consistenza morbida di una frolla.
Dopodiché staccare dei pezzettini d'impasto lavorarli con le mani in modo da dargli la forma di cordoncini spessi un dito, piegarli a ferro di cavallo e intrecciare. Poi unirne le estremità dando la forma di piccole coroncine. Cuocere in forni preriscaldato, a 180° per 20 minuti circa, fino a doratura. Nel frattempo preparare la bagna che è l'elemento magico che renderà speciali, morbide e fragranti le nostre taralle: in un pentolino mettere l'acqua e lo zucchero e portare a bollore. Dopodiché versare la bagna in un piatto fondo e fare intiepidire.
Quando le taralle saranno pronte e tiepide, immergerle velocemente nella bagna e porre a riposare su carta forno. Poi ricoprire con la glassa che faremo riscaldando leggermente l'acqua co il succo di linone e versando sullo zucchero a velo setacciato. A voi la scelta di farla più o meno densa aggiungendo altro zucchero a velo o qualche altro goccio di acqua

venerdì 16 marzo 2012

E se quello fosse un regista? gli porto una crostata

Signori e signori questa settimana ho avuto ben 2 provini! lo so che possono sembrare pochini visto che questi dovrebbero essere il mio pane quotidiano, ma come vi ho già spiegato in altre occasioni, oggi, persino riuscire a fare dei provini è un piccolo miracolo. Fatto sta che dovrei essere contentissima e invece.... i provini erano per dei film così trash e demenziali che mi sono persino chiesta se farli o meno quei provini. Non è per fare la snob, ma a me la comicità demenziale non fa ridere, anzi mi mette solo tristezza, perché le parolacce, le frasi spinte, la volgarità -che forse prima essendo un tabù, potevano creare anche ilarità- oggi sembrano solo immondizia su immondizia. E  non è affatto vero che la gente vuole questi film: se proponi solo minestra, minestra bisognerà mangiare no?!
Comunque i dialoghi da imparare per il provino erano talmente tanto "profondi" da farmi sprofondare letteralmente nella compassione di me stessa... ma guarda un po' cosa mi tocca fare! Sì, lo so che potrei anche non farli, ma ritorna il discorso della minestra: se ti propongono solo quella che fai? mangi o digiuni? E siccome il digiuno dura ormai da troppo, allora ecco che mi tocca mangiare, con la speranza che il fato decida per me...per il meglio :-) perché essere riconosciuta come l'attrice che nel film aveva problemi intestinali, proprio no, vi prego! Però c'è sempre la flebile, impercettibile, speranza che il produttore o il regista, vedendo chi sei e le tue capacità, decidano di farti fare un altro film ed ecco spiegato perché alla fine quei provini li ho fatti ( come diceva Vecchioni "Sogna ragazzo sogna").  Che cosa siamo costretti a ffà?!?!?!
Comunque ho sempre pensato che per fare questo mestiere oltre al talento, c'è bisogno di una bella dose di fortuna...quella con la C maiuscola, per intenderci :-) Devi essere la persona giusta al momento giusto e non è che questa convergenza astrale può capitare a tutti.  Per esempio, io ho sempre invidiato (ma proprio invidiato eh!) quelle attrici e modelle che dopo essere diventate famose, raccontavano di essere state scoperte per caso <<ero in vacanza, camminavo per strada e il regista mi disse " tu! sei tu quella che cercavo">> Oddio che nervi! Io per anni mi sono aggirata per le città del mondo che ho visitato, con aria interessante, annoiata, divertita, semplice, minacciosa, furba, ribelle, tenera, con la speranza che so, di attirare l'attenzione di qualche regista o produttore e invece al massimo <<Tu!>>  IO??? con fare ammaliante e sorridente speranzosa nella mia grande botta di C..fortuna << TOGLITI DI QUI. NON SI PUO' SOSTARE>> Ah, ecco appunto! Va bene, non sarò di certo una di quelle che comunemente viene definita con nobili parole, una "figa spaziale", ma se sei la persona giusta sei la persona giusta, no?!
Sarò mai la persona giusta??? Io continuo a sperarlo.
Intanto vado a servire la mia torta al limone, che sembra un piccolo girasole...magari quel tizio al tavolo.....no eh?! ;-)

Liferecipes...


CROSTATA AL LIMONE


Ingredienti:
 per la pasta frolla: farina 250 g
                             burro 125 g
                             zucchero 63 g
                             uova 1
                             lievito 4 g
                             sale 1 pizzico

per la Crema: uova 8
                     zucchero a velo 300 g
                     limoni 5 ( scorza grattugiata e succo)
                     farina di mandorle 50 g ( per chi non lo sapesse: basta tritare le mandorle finemente)
                     mandorle a filetti 50 g

Procedimento:
per la frolla: in una terrina, con le mani, lavorate il burro freddo tagliato a pezzetti con lo zucchero; quando i due ingredienti si saranno ben amalgamati, aggiungere l'uovo e mescolare per bene; dopodiché aggiungere la farina  setacciata con il lievito  e il pizzico di sale. Fare con l'impasto una palla, avvolgerla nella pellicola, e tenere in frigo minimo un'ora ( se la fate la sera prima è pure meglio).
per la crema: in una terrina sbattere le uova con lo zucchero a velo, aggiungere il succo dei limoni e la scorza grattugiata, la farina di mandorle e mescolare bene.
Dopodiché stendere la frolla in uno stampo da crostata ( o da crostatine) cospargerla con le mandorle a filetti e versarvi la crema che sarà molto liquida e che si addenserà in fase di cottura. mettere in forno a 180° per 20/25 minuti o fino a che si doreranno. Servire quando è ancora tiepida o quando sarà fredda; a voi la scelta

Per un'idea in più: questa meravigliosa e profumata crostata può essere accompagnata da marmellata ai frutti di bosco o da una coulisse di frutti rossi che potrete preparare mettendo sul fuoco della frutta rossa con un po' di acqua e zucchero a velo a vostro piacimento, e facendola cuocere fino a che il succo non si sarà ristretto un po'. Poi frullare il tutto e versare sulla torta tiepida