Scusate l'assenza, ma come vi ho scritto qualche post fa, finalmente ho girato un film e sono stata molto impegnata. Insomma fuochi d'artificio, rintocchi di campane a festa, nuovi colori, e una sonora silurata provocata dalla delusione e dal doloroso rammarico che il mio ruolo (quello di una persona realmente esistita che ha pagato con la vita l'aver fatto bene il suo lavoro)è stato ridotto a quello di una mera figura insignificante e sfocata, per di più d'assoluto impiccio all'interno della storia; della serie " ma vedi un po' se questa doveva morire, pure lei, proprio quel giorno". Eh sì, purtroppo non sto esagerando: parole del regista che hanno lasciato non solo me, abbastanza sgomenta. Perché caro regista dei miei stivali, se vuoi fare un film impegnato, devi anche avere la sensibilità di capire la storia e le dinamiche in cui dovrai muoverti. E invece io mi sono ritrovata ad esser pagata per un numero di pose ( di giornate di lavoro) mai fatte, mortificata come attrice e come persona che si ritrova a interpretare un personaggio, dimenticato da troppi e ancora una volta emarginato...D'altronde cosa aspettarsi da un regista che per tutti i giorni di ripresa non ha fatto altro che palesare il suo odio nei confronti del genere umano insultando chiunque fosse sul suo cammino, attori e cast tecnico compresi, con epiteti come-per citarne solo alcuni- "bestie", "burattini non pensanti"o"bastardi proletari"?!?!Ora, io che per motivi di copione giravo armata( con una beretta pesante e vera, ma assolutamente innocua perché piombata), non voglio dire che gli avrei sparato, ma tirargliela addosso sicuramente sì. Abbasso il buonismo: sono sincera! Se non fossi stata la personcina carina che sono, dai buoni e sani principi, io una craniata o una botta in testa gliel'avrei data; e l'ho immaginato spesso, un po' alla Ally McBeal :-)A fare le spese di questi insulti oltre a noi "bestie proletarie", anche l'aiuto regista, povera vittima del nervosismo di tutti, che per tutto il tempo delle riprese, oltre a fare il suo lavoro, non ha fatto che mettere le pezze per evitare che il film, detto in maniera aulica, " andasse a puttane". A lui, tutta la mia stima e il mio affetto, con la speranza che l'abbiano pagato abbastanza perché possa permettersi economicamente parlando, un lungo periodo di analisi.Ora: se quando ho cominciato a pensare che fare l'attrice significasse entrare in un mondo meraviglioso, fatto di gente che lavorando con i sentimenti fosse superiormente dotata di sensibilità, adesso posso affermare con tutta onestà che in confronto a me, Alice nel paese delle meraviglie era assai sveglia, scaltra e furba. Il mestiere del cinema è per molti un lavoro come un altro, non diverso dal timbrare noiosamente e quotidianamente un cartellino. Ma spero di incontrare presto, o prima o poi, qualcuno che abbia lo stesso incondizionato amore e lo stesso entusiasmo che nutro io nei confronti di un lavoro che io reputo, ancora, il più bello del mondo.Avendo tante ore libere sul set ( convocata alle 9 del mattino, pronta con tanto di costume di scena, per scoprire solo di sera che avrei girato alle 9 di sera o che non avrei girato affatto), ne ho approfittato per conoscere i 200/300 metri circostanti al set ( non sapendo se e quando avrei girato, mica potevo allontanarmi di più!) con relativi bar, pasticcerie, panifici...e proprio qui ho scoperto le taralle con lo zucchero( morbidi e fragranti biscotti profumati al limone e ricoperti di glassa. Potevo non corrompere il panettiere e non farmi dare la ricetta?....
Liferecipes...
Taralle con lo zucchero
Ingredienti:
farina 500g
zucchero 100g
strutto 125 g
ammoniaca 5 g
uova 2 e 1/2
latte per impastare
buccia grattugiata di limone
Bagna:
acqua 2 bicchieri
zucchero 1 bicchiere
Glassa:
zucchero a velo 300 g
acqua 5 cucchiai circa
succo di limone 1 cucchiaio
Procedimento:
Setacciare l'ammoniaca e la farina. Aggiungere lo strutto e impastare per bene, unire lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e fare una fontanella. Mettere al centro le uova e unire lentamente del latte tiepido, quel tanto che basterà a dee all'impasto la consistenza morbida di una frolla.
Dopodiché staccare dei pezzettini d'impasto lavorarli con le mani in modo da dargli la forma di cordoncini spessi un dito, piegarli a ferro di cavallo e intrecciare. Poi unirne le estremità dando la forma di piccole coroncine. Cuocere in forni preriscaldato, a 180° per 20 minuti circa, fino a doratura. Nel frattempo preparare la bagna che è l'elemento magico che renderà speciali, morbide e fragranti le nostre taralle: in un pentolino mettere l'acqua e lo zucchero e portare a bollore. Dopodiché versare la bagna in un piatto fondo e fare intiepidire.
Quando le taralle saranno pronte e tiepide, immergerle velocemente nella bagna e porre a riposare su carta forno. Poi ricoprire con la glassa che faremo riscaldando leggermente l'acqua co il succo di linone e versando sullo zucchero a velo setacciato. A voi la scelta di farla più o meno densa aggiungendo altro zucchero a velo o qualche altro goccio di acqua
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giovedì 10 maggio 2012
Girando un film ho imparato:che non tutti i sogni sono d'oro eluccicano; e che le taralle sono più semplici di quello che pensavo
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Giulia
alle
18:46
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martedì 8 maggio 2012
A.A.A. cercasi lavoro...o nella mia vita ci saranno solo croissant!
Se c'è una cosa complicata
nell'essere un'attrice precaria (naturalmente oltre alla ovvia e non
trascurabile precarietà...che non è già cosa da
poco conto) è la quasi totale impossibilità di avere un
lavoro normale alternativo ai periodi di magra in cui non si riesca a
recitare.
Perché la vita dell'attore non è
mica facile come vi fanno credere in tv....non è fatta di
autografi, fiumi di soldi e champagne e feste..ahivoglia di
mangiar pane duro prima di riuscire a toccare una tartina...
Ma come dicevo prima, persino trovare
un lavoro alternativo diventa complicato...in balìa dei
provini dell'ultimo momento ( che devi fare:
te ne sei andata da casa per questo!) cosa dici al tuo capo “scusa
devo andare perché c'ho da fare”??? oppure “ guardi
signora vorrei tanto stare qui con lei a consigliarle quale pantalone
che le faccia le cosce più magre, ma sa, io voglio fare
l'attrice e devo proprio andare”????...Obbiettivamente sono scuse
che non si possono sentire.
Nessun
occhio da cerbiatto con tanto di sbattimento di ciglia, potrebbe mai
convincere qualcuno ad affidarti un lavoro “convenzionale”con una
vita così incasinata...
Quindi
la domanda è: visto che sono alla ricerca di lavoro...che cosa
potrei fare? Accetto consigli....mi raccomando: proposte legali che
non violino alcun tipo di legge presente sul territorio italiano :-)
Mettendo mano al mio curriculum
viene fuori che: recito, cucino degli ottimi dolci, scrivo, dipingo e
faccio foto.....che detto così sembra il curriculum di
Barbie....ma vi posso assicurare che sono tutte cose che faccio con
totale passione,dedizione e competenza....( e adesso penserete che
questo sembra il discorso delle aspiranti Miss ai concorsi di
bellezza “ vorrei la pace nel mondo e mi piacciono gli animali)...
Però signori miei, non è mica colpa mia se in Italia
fare l'artista non è considerato un lavoro!!!
io ho persino smesso di dire che faccio l'attrice perché la
reazione più comune è: momentaneo silenzio
d'imbarazzo-barra-risatina-barra- “sì, ma cosa fai nella
vita?”.....
Così
per essere “accettata” ho cominciato a mentire: architetto,
allenatrice di nuoto, arredatrice, avvocato, pediatra,
psichiatra....in fondo è come recitare a soggetto, no?!
Comunque
cerco un lavoro part-time e al momento sono a corto
d'idee...suggerimenti please!:-)
A
forza di arrovellare le meningi ho smesso di dormire la notte e per
passare il tempo ho cominciato a sfornare croissant....che poi per
assurdo nemmeno mangio perché per fare l'attrice t'impongono
pure il regime dietetico!!!....quasi mi faccio tenerezza da sola :-(
Comunque
eccovi la ricetta con tanto di foto e disegnini fatti dalla
sottoscritta per farvi capire come fare le pieghe dell'impasto.
Fidatevi: il procedimento non è complicato, ma un po' lungo.
Quindi se come me avete tanto tanto taaanto tempo libero provate a
cimentarvi con questa ricetta: vi darà molte soddisfazioni.
Con
le dosi che vi ho scritto vi verrano una quindicina di cornetti e
circa 5/6 pain au chocolat....ma visto il lungo lavoro conviene farne
tanti e surgelarli in modo da avere sempre il vostro buon croissant
al mattino
Attendo
news
Liferecipes...
P.S.ma
il telelavoro da casa esiste o è una leggenda metropolitana
degli anni '90?
CROISSANT
Lievitino:
lievito di birra 35 g
lievito di birra 35 g
farina
250 g
acqua
tiepida 112 g
Impasto:
farina
600 g
zucchero
150 g
burro
morbido 75 g
uova
di grandezza media 4
latte
150 g
sale
15 g
miele
20 g
un
baccello di vaniglia o scorza grattugiata d'arancia
Per
le pieghe:
375
g di burro
Marmellata/
nutella/ cioccolato per la farcia
Procedimento:
Cominciamo
con il Lievitino:
in
una terrina lavorare la farina con il lievito di birra sbriciolato,
poi unire l'acqua tiepida (non troppo calda -altrimenti ucciderà
il lievito- ma tiepida quel tanto che basterà, toccandola, a
non ustionarvi i polpastrelli :-) e lavorare sino a formare una
palla.
Questa
palla andrà messa a bagno in una ciotola con dell'acqua
tiepida. All'inizio la palla d'impasto affonderà e poi, dopo
aver sviluppato anidride carbonica, salirà in superficie.
Questo servirà a far lievitare i nostri croissant :-)
Nel
frattempo prepariamo il nostro Impasto:
in
un'altra ciotola lavoriamo la farina con lo zucchero, uniamo il
miele, il latte, le uova -uno alla volta- e la vaniglia.
Fatto
ciò prendere il lievitino che ormai galleggerà
nell'acqua, strizzarlo per bene e metterlo all'interno dell'impasto.
Se avete un robot aiutatevi con la frusta a gancio, altrimenti
mettete l'impasto su un ripiano e andate di “olio di gomito” e
pazienza :-) Aggiungete il burro a tocchetti e lavorate bene.
L'impasto
risulterà molto morbido e un po' appiccicoso, ma voi dategli
una forma un po' rettangolare, spolveratelo sopra e sotto di farina e
avvolgetelo nella pellicola.
Ponetelo
in frigo per almeno 2 ore.
Durante questo lasso di tempo raddoppierà di volume :-)
Fatto
ciò prepariamo il Burro:
lo
prendiamo dal frigo e lo mettiamo tra 2 fogli di pellicola. Fatto ciò
prendiamo un mattarello e cominciamo a dargli dei colpetti in modo da
assottigliarlo e da fargli mantenere una forma rettangolare.
E'
importante che gli diate dei colpetti e che non facciate rullare il
mattarello perché questo è il modo migliore per non
deformarlo e mantenerlo rettangolare
:-))
Fatto
ciò, riporlo in frigo.
Ora
cominciate a seguire i miei disegnini :-)
Passate
le 2 ore prendere il burro e l'impasto dal frigo e stendere
quest'ultimo con il mattarello in un rettangolo che sia il doppio di
lunghezza del panetto di burro e largo circa un centimetro in più
per lato (1).
Fatto
ciò prendere il burro, toglierlo dalla pellicola e poggiarlo
al cento dell'impasto (2).
Con l'estremità inferiore dell'impasto ricoprire a metà
il burro (3).
poi fare la stessa cosa con la parte superiore dell'impasto. I 2
lembi non dovranno assolutamente sovrapporsi ma semplicemente essere
affiancati (4).
Adesso prendere il mattarello e cominciare a dare tanti colpetti
all'impasto in modo che il burro si amalgami alla pasta. Evitare di
rullare il mattarello, ma dargli tanti colpetti cercando di mantenere
la forma rettangolare (5).Girare
l'impasto sottosopra in modo che le pieghe risultino sotto(6).
Col mattarello allungare un po' il nostro rettangolo e piegare verso
il centro la parte inferire dell'impasto (7).
Poi fare la stessa cosa con la parte superiore, questa volta però
sovrapponendola a quella fatta in precedenza (8).
Spolverare di farina avvolgere nella pellicola o in un grande
sacchetto per surgelare e porre in frigo per un'ora.
Trascorsa
quest'ora ripetere il procedimento dal n°6 al n°8 per altre 2
volte.L'ultima volta però tenete l'impasto in frigo per 2 ore.
Fatto
ciò arriva la parte divertente:
stendere l'impasto in un rettangolo che abbia altezza 54 cm e
larghezza 44 cm, circa. Tagliatelo a metà per lungo e partendo
dagli angoli tagliate delle diagonali in modo che vengano dei
triangoli ( io che odio matematica e geometria mai avrei pensato di
usare tali e tanti termini matematici in un'unica frase :-)) Guardate
la foto.
Poi
tenendo la base del triangolo in una mano e la punta nell'altra
cercate di allungare dolcemente l'impasto in modo che si assottigli
un po'. Mettete un cucchiaino di marmellata o nutella alla base e
cominciate ad arrotolare il croissant facendo in modo che la punta
risulti sotto la pancia del cornetto ( cosicché non si apra
durante la lievitazione).
Per
fare i pan au chocolat tagliate dei rettangoli; mettete su uno dei
lati più corti dei chicchi di cioccolato e chiudete come un
fagottino.
Adesso,
avendo tanti croissant potete lasciarne lievitare alcuni per 2 ore,
spennellarli con tuorlo e del latte e poi infornarli a 190° per
20 minuti; gli altri potete metterli in freezer ricordando che
basterà lasciarli scongelare a temperatura ambiente per 6/8
ore per avere dei meravigliosi croissant da infornare come i
precedenti.
Bon Appetit !
Pubblicato da
Giulia
alle
19:56
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venerdì 3 febbraio 2012
E mentre fuori nevica...english spicy apple cake
E mentre fuori nevica, e Roma si tinge di bianco, mi ritrovo in casa a scegliere il monologo più adatto da portare a un provino....
dovrebbe esser facile e invece ecco che dopo aver parlato con Nico, mio compagno e amico d'accademia, scegliere un monologo sembra un'impresa titanica....il testo, non deve essere teatrale, oppure può esserlo ma deve essere con uno stile cinematografico, non può essere "pesante" oppure può esserlo ma deve essere recitato come se non lo fosse, può essere un testo brillante, ma non comico, però sarebbe interessante se facesse ridere, ma non deve essere una caricatura, anzi assolutamente naturale, come se non si stesse recitando....fra tutti questi se e tutti questi ma, la scelta del monologo diventa ancora più ardua; perché non basta che tu sia già sottopressione perché la tua vita potrebbe dipendere interamente dalla scelta di quel maledettissimo monologo, che potrebbe farti brillare agli occhi del casting oppure renderti invisibile, ci si mettono anche gli amici a darti consigli che in realtà non fanno altro che confonderti le idee :-)
Nel totale stato confusionale in cui mi ritrovo, potrei optare per il fomoso "Essere o Non Essere"...più naturale di così....
" Ah Giulia"- continua Nico- visto che Roma è paralizzata dalla neve e molto probabilmente non riuscirò a rientrare in casa, e mi trovo vicino casa tua, posso venire a dormire da te?e anche Fiammetta e Giampa... e Baby?....Mmmmm....Tutti quanti?? "Dai che ci divertiamo! Che torta ci prepari?"
E certo: poteva mancare una torta in una giornata come questa?
Come diceva Al Pacino in "Donnie Brasco": "Donnie, e che te lo dico a fare?"
Liferecipes...
ENGLISH SPICY APPLE CAKE
torta speziata di mele grattugiate
Ingredienti:
uova 3
zucchero 100 g
burro fuso 50g
farina 140 g + 2 cucchiai
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata grattugiata 1/2 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 bustina
mele grattugiate 2
zucchero a velo per spolverizzare la torta
Procedimento:
In una terrina montatre le uova con lo zucchero, unire il burro fuso, la farina, la cannella, la noce moscata, l'estratto di vaniglia, il lievito e le mele grattugiate precedentemente amalgamate con i 2 cucchiai di farina.
Versare il composto in uno stampo per torte ( nel mio caso ho usato uno stampo da plum cake) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa
dovrebbe esser facile e invece ecco che dopo aver parlato con Nico, mio compagno e amico d'accademia, scegliere un monologo sembra un'impresa titanica....il testo, non deve essere teatrale, oppure può esserlo ma deve essere con uno stile cinematografico, non può essere "pesante" oppure può esserlo ma deve essere recitato come se non lo fosse, può essere un testo brillante, ma non comico, però sarebbe interessante se facesse ridere, ma non deve essere una caricatura, anzi assolutamente naturale, come se non si stesse recitando....fra tutti questi se e tutti questi ma, la scelta del monologo diventa ancora più ardua; perché non basta che tu sia già sottopressione perché la tua vita potrebbe dipendere interamente dalla scelta di quel maledettissimo monologo, che potrebbe farti brillare agli occhi del casting oppure renderti invisibile, ci si mettono anche gli amici a darti consigli che in realtà non fanno altro che confonderti le idee :-)
Nel totale stato confusionale in cui mi ritrovo, potrei optare per il fomoso "Essere o Non Essere"...più naturale di così....
" Ah Giulia"- continua Nico- visto che Roma è paralizzata dalla neve e molto probabilmente non riuscirò a rientrare in casa, e mi trovo vicino casa tua, posso venire a dormire da te?e anche Fiammetta e Giampa... e Baby?....Mmmmm....Tutti quanti?? "Dai che ci divertiamo! Che torta ci prepari?"
E certo: poteva mancare una torta in una giornata come questa?
Come diceva Al Pacino in "Donnie Brasco": "Donnie, e che te lo dico a fare?"
Liferecipes...
ENGLISH SPICY APPLE CAKE
torta speziata di mele grattugiate
Ingredienti:
uova 3
zucchero 100 g
burro fuso 50g
farina 140 g + 2 cucchiai
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata grattugiata 1/2 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 bustina
mele grattugiate 2
zucchero a velo per spolverizzare la torta
Procedimento:
In una terrina montatre le uova con lo zucchero, unire il burro fuso, la farina, la cannella, la noce moscata, l'estratto di vaniglia, il lievito e le mele grattugiate precedentemente amalgamate con i 2 cucchiai di farina.
Versare il composto in uno stampo per torte ( nel mio caso ho usato uno stampo da plum cake) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti circa
Pubblicato da
Giulia
alle
17:27
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