La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita...

venerdì 16 marzo 2012

E se quello fosse un regista? gli porto una crostata

Signori e signori questa settimana ho avuto ben 2 provini! lo so che possono sembrare pochini visto che questi dovrebbero essere il mio pane quotidiano, ma come vi ho già spiegato in altre occasioni, oggi, persino riuscire a fare dei provini è un piccolo miracolo. Fatto sta che dovrei essere contentissima e invece.... i provini erano per dei film così trash e demenziali che mi sono persino chiesta se farli o meno quei provini. Non è per fare la snob, ma a me la comicità demenziale non fa ridere, anzi mi mette solo tristezza, perché le parolacce, le frasi spinte, la volgarità -che forse prima essendo un tabù, potevano creare anche ilarità- oggi sembrano solo immondizia su immondizia. E  non è affatto vero che la gente vuole questi film: se proponi solo minestra, minestra bisognerà mangiare no?!
Comunque i dialoghi da imparare per il provino erano talmente tanto "profondi" da farmi sprofondare letteralmente nella compassione di me stessa... ma guarda un po' cosa mi tocca fare! Sì, lo so che potrei anche non farli, ma ritorna il discorso della minestra: se ti propongono solo quella che fai? mangi o digiuni? E siccome il digiuno dura ormai da troppo, allora ecco che mi tocca mangiare, con la speranza che il fato decida per me...per il meglio :-) perché essere riconosciuta come l'attrice che nel film aveva problemi intestinali, proprio no, vi prego! Però c'è sempre la flebile, impercettibile, speranza che il produttore o il regista, vedendo chi sei e le tue capacità, decidano di farti fare un altro film ed ecco spiegato perché alla fine quei provini li ho fatti ( come diceva Vecchioni "Sogna ragazzo sogna").  Che cosa siamo costretti a ffà?!?!?!
Comunque ho sempre pensato che per fare questo mestiere oltre al talento, c'è bisogno di una bella dose di fortuna...quella con la C maiuscola, per intenderci :-) Devi essere la persona giusta al momento giusto e non è che questa convergenza astrale può capitare a tutti.  Per esempio, io ho sempre invidiato (ma proprio invidiato eh!) quelle attrici e modelle che dopo essere diventate famose, raccontavano di essere state scoperte per caso <<ero in vacanza, camminavo per strada e il regista mi disse " tu! sei tu quella che cercavo">> Oddio che nervi! Io per anni mi sono aggirata per le città del mondo che ho visitato, con aria interessante, annoiata, divertita, semplice, minacciosa, furba, ribelle, tenera, con la speranza che so, di attirare l'attenzione di qualche regista o produttore e invece al massimo <<Tu!>>  IO??? con fare ammaliante e sorridente speranzosa nella mia grande botta di C..fortuna << TOGLITI DI QUI. NON SI PUO' SOSTARE>> Ah, ecco appunto! Va bene, non sarò di certo una di quelle che comunemente viene definita con nobili parole, una "figa spaziale", ma se sei la persona giusta sei la persona giusta, no?!
Sarò mai la persona giusta??? Io continuo a sperarlo.
Intanto vado a servire la mia torta al limone, che sembra un piccolo girasole...magari quel tizio al tavolo.....no eh?! ;-)

Liferecipes...


CROSTATA AL LIMONE


Ingredienti:
 per la pasta frolla: farina 250 g
                             burro 125 g
                             zucchero 63 g
                             uova 1
                             lievito 4 g
                             sale 1 pizzico

per la Crema: uova 8
                     zucchero a velo 300 g
                     limoni 5 ( scorza grattugiata e succo)
                     farina di mandorle 50 g ( per chi non lo sapesse: basta tritare le mandorle finemente)
                     mandorle a filetti 50 g

Procedimento:
per la frolla: in una terrina, con le mani, lavorate il burro freddo tagliato a pezzetti con lo zucchero; quando i due ingredienti si saranno ben amalgamati, aggiungere l'uovo e mescolare per bene; dopodiché aggiungere la farina  setacciata con il lievito  e il pizzico di sale. Fare con l'impasto una palla, avvolgerla nella pellicola, e tenere in frigo minimo un'ora ( se la fate la sera prima è pure meglio).
per la crema: in una terrina sbattere le uova con lo zucchero a velo, aggiungere il succo dei limoni e la scorza grattugiata, la farina di mandorle e mescolare bene.
Dopodiché stendere la frolla in uno stampo da crostata ( o da crostatine) cospargerla con le mandorle a filetti e versarvi la crema che sarà molto liquida e che si addenserà in fase di cottura. mettere in forno a 180° per 20/25 minuti o fino a che si doreranno. Servire quando è ancora tiepida o quando sarà fredda; a voi la scelta

Per un'idea in più: questa meravigliosa e profumata crostata può essere accompagnata da marmellata ai frutti di bosco o da una coulisse di frutti rossi che potrete preparare mettendo sul fuoco della frutta rossa con un po' di acqua e zucchero a velo a vostro piacimento, e facendola cuocere fino a che il succo non si sarà ristretto un po'. Poi frullare il tutto e versare sulla torta tiepida       
                            
                             

mercoledì 7 marzo 2012

Biscotti Antidepressione




 



I biscotti qui presenti potrebbero creare dipendenza: Aut. Min. Ric. Leggere attentamente il foglietto illustrativo e il post precedente.

Liferecipes...

Ingredienti:
farina 500 g
ammoniaca per dolci o lievito 5 g
zucchero 100 g
latte 150 g
strutto 100 g
tuorlo 1
estratto di vaniglia o semi di vaniglia 1 cucchiaino

Procedimento:
Unire insieme la farina e l'ammoniaca e disporle a fontana ; versarvi al centro lo strutto, il tuorlo e impastare il tutto aggiungendo poco a poco il lette a cui avremo aggiunto precedentemente l'estratto o i semi di vaniglia. Lasciare riposare mezz'ora. Poi prelevare dei pezzettini dall'impasto e dargli la forma che si vuole; io ho fatto dei bastoncini a cui ho dato la forma di "S" o la forma di piccole treccine; considerate che l'impasto raddoppierà di volume nel forno, quindi non fateli troppo grandi.
Infornare a 200° per 12/13 minuti o fino a doratura.

Dopo averli fatti fuori, vi sentirete molto meglio. Date il tempo ai carboidrati di entrare in circolo :-)


Una gioia inaspettata e un dolore improvviso

La mia assenza è dovuta a una forte depressione Post-provino, Post-assoluta felicità per essere stata scelta, Post-depressione da lettura del copione, Post-depressione da eccessivo consumo di schifezze e carboidrati.
Mi spiego meglio:
squilla il telefono: il mio agente mi comunica che è riuscito a farmi ottenere un provino per un film molto importante ( eh sì anche questi al giorno d'oggi sono miracoli!); il personaggio per il quale mi ha proposto, non solo è meraviglioso, ma è esistito veramente; è una donna che ha lottato per i propri ideali e che è morta per difendere il sogno che inseguiva. Una di quelle eroine che tutti dovremmo conoscere e a cui dovremmo essere grati, una di quelle donne a cui bisognerebbe far riferimento per indirizzare la propria vita. 
Comincio a documentarmi sulla sua vita, leggo libri, ricerco foto...la somiglianza con me è incredibile...non possono non prendermi! Sono felice, eccitata, al massimo delle energie; studio, studio studio per il provino come non mai; di lei che adesso, più che mai è la mia guida, ne studio le movenze, il modo di parlare, di sorridere, di muovere la testa....io voglio essere lei.
Il giorno del provino arriva; il regista è presente; quel ruolo deve essere mio!
Mi fanno accomodare nella stanza e in un lampo di secondo mi vengono alla mente tutte le cose che ho fatto nei giorni precedenti per prepararmi a questo incontro.
Mi siedo, il regista, mi osserva un istante e poi mi dice: " sai tutto del film no?! ti faremo sapere entro questa settimana".
Una tegolata in testa.
Un mattone pesante in caduta libera dal 31°piano si abbatte sulla mia capoccia.
Eh??? Ah ok...riesco a biascicare intontita...
Ritorno in macchina stordita. Confusa. Depressa. Non me ne va mai bene una diamine!
I giorni successivi passano in una coltre di malumore e noia.
Squilla il telefono: " Giulia....ti hanno scelta!"
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Eccitazione, felicità, gioia allo stato puro mi svegliano dal tepore in cui sono piombata nei giorni precedenti; ce l'ho fatta; ballo, canto, piango, sorrido...il mondo si tinge di colori inaspettati, come se fossi sotto l'effetto di ecstasy; ma quali droghe?! la gioia è la droga più potente del mondo.
Non ci posso credere: finalmente la ruota s'è fermata su di me.....migliaia di voci urlanti e festose inneggiano in coro "cento! cento! cento!" con tanto di stacchetto musicale stile "Ok il prezzo è giusto".
3 giorni di beatitudine!
Arriva il copione: sdengh! Una campana di bronzo, staccatasi dal campanile più alto d'Europa si abbatte sulla mia testa, lasciandomi tramortita.
2 battute.
Ho solo 2 battute! 
Deve esserci un errore
" Pronto Pierpaolo ci deve essere un errore"
"Eh...Giulia....sai....il personaggio nel film è di contorno....non è su di lei"
..............................................................................................................................
Resto in silenzio, ammutolita, non si può aggiungere altro.

Stanislavskij, uno dei più grandi registi di tuti i tempi diceva  “Non ci sono piccoli ruoli, ci sono solo piccoli attori”; certo è, che quando un grande persona che ha dato la vita per noi tutti, viene ridotta a un piccolo personaggio con un ruolo quasi completamente insignificante, tu da attore non puoi che diventare piccolo e impotente.
La vita è ingiusta persino nella memoria.
Sono sprofondata sul divano con la mia fida scatola di biscotti al fianco e guardando il dvd che parla di lei, ho cominciato a piangere

Liferecipes...


mercoledì 22 febbraio 2012

La dura vita di un attore incompreso e la very british carrot cake

Stefano: 55 anni, romano de Roma, alto, panciuto, bonario, titolare della pasticceria in cui lavoro
Io: attrice -allo sbaraglio e precaria- per passione; pasticcera per sopravvivenza.

INT. LABORATORIO PASTICCERIA -GIORNO

IO: "il SaSSo SteSo Stava Sopra Sei foSSe Sulla Scia dei Soliti aSSi.
      Sconvolto Stette SilenzioSo Senza eSprimerSi.
      Mi chiuSi in caSa e rimaSi in atteSa: il Sabato Sera Sono Stanco. Ho viSSuto da feSSo una Storia 
      Senza SenSo.
      ESco SilenzioSo dalla Stanza; So di eSSere Stato Scoperto. Se Solo SapeSSi chi paSSa! Sensibilità e
      Senno Servono a dare SenSo alle coSe! 

Stefano mi osserva di nascosto sul ciglio della porta con gli occhi sgranati e la faccia stralunata

STEFANO: "Aò, ma che stai a dì?
IO scazzata: " Lascia stare: ho un provino"
STEFANO: " Bel testo...spacca nà cifra! oh, dimmelo quando esce il film...me ce scapicollo al cinema"
IO: " E' un esercizio di dizione"
STEFANO: "Ah, ho capito: se riesci a dì tutta stà roba senza sbaglià te prendono!"
IO " Ah Stè ma che è un concorso a premi?"
STEFANO: " Mica me pare Shakespeare!"
IO: " E' un esercizio; serve a pronunciare bene le parole; sono scioglilingua che insegnano in accademia"
STEFANO: " E pe' imparà stè cose hai pure dovuto pagà?
                    Ripeti con me: sopra la panca la capra campa..."
IO: "vabè Stè lascia stare! Che c'è? Mi devi dire qualcosa?"
STEFANO: pensandoci qualche istante..." Sarebbe neceSSario Servire SofficiSSimi e SpumoSi Soufflè
                   Sfornati aSSolutiSSimamente adeSSo!
                  Aò: sò n'attore nato! Che stile!!!"
Gli sorrido: lo odio!!! :-)
STEFANO: "Vabè ma non è che co' tutte stè chiacchere le Torte te Se SmoSciano?"
IO: " Sono esercizi, mica jatture!"
STEFANO: "Se lo dici tu....
                    continuando a farmi il verso- Allora mi Sforni Sei Semplici Speziate e Soffici torte alla carota?"
IO: "Sicuramente Signor Simpatia! Ma eSci Subito dalla Stanza o ti Scaccio a Sassate"! :-)


La vita dell'attore è proprio dura! :-(

Liferecipes...

Ecco la SOFFICE E SPEZIATA CARROT CAKE






E' la tipica torta inglese di carote: very fluffy, very british :-)


Ingredienti:
farina autolievitante 115 g
carote grattugiate 175 g
cannella in polvere 1 cucchiaino
noce moscata 1/2 cucchiaino
zucchero di canna 175 g
uova sbattute 2
olio di semi 5 cucchiai
semi di girasole tostati in padella e tritati 15 g
mandorle tostate tritate 10 g
banana tritata 1
un pizzico di sale

Frosting:
philadelphia o altro formaggio cremoso 120 g
burro morbido 45 g
zucchero a velo 90 g
succo d'arancia 2 cucchiaini
scorza grattugiata di 1 arancia
stampo quadrato di 18 cm di lato

Procedimento:
Setacciare in una terrina la farina, il sale, la cannella e la noce moscata. Aggiungere lo zucchero, le uova, l'olio, le carote, la banana e i semi di girasole e le mandorle tritati, e mescolare bene il composto. Versare il tutto nello stampo rivestito di carta forno e infornare  a 190° per 45/50 minuti circa, oppure fino a che sarà diventato bello dorato e sodo. Non appena sarà pronto sformarlo e lasciarlo raffreddare.
Nel frattempo preparare la copertura: in una terrina mescolare bene il formaggio, il burro, lo zucchero a velo, e il succo e la scorza dell'arancia. Quando tuti gli ingredienti saranno ben amalgamati, spalmare la crema sulla superficie della torta, ormai fredda.
Dividere la torta in 6 porzioni e servire; magari accompagnandola con una buona tazza di the



 


venerdì 17 febbraio 2012

I registi "smarmellano" davvero e gli attori ti insegnano le ricette

A volte, per fortuna, capita anche di fare il proprio mestiere: l'attore.
 Le occasioni sono rare, ma succede :-)
Il problema è che non sempre ti capita di fare quello che ti piace: vieni scelto per un film o una serie che non ti fanno impazzire ma accetti comunque perché sei talmente disperato e hai talmente tanta voglia di lavorare che accetti nonostante tutto. Amen!
Nonostante le perplessità pensi che sei proprio tu che puoi fare la differenza: non ti sei improvvisato in un mestiere, l'hai scelto, voluto con forza e hai studiato. Non solo puoi uscirne indenne, ma potresti fare anche la tua porca figura, illuminandoti in mezzo alle cose non proprio belle. 
E poi, sì, il film è un po' nnà schifezza però il tuo personaggio ha una sua sensibilità, una sua profondità, un suo spessore...
Tutto sarebbe meraviglioso se non fosse che, dopo avere esaminato le cause profonde che spingono il tuo personaggio a dire o a fare una determinata cosa, averne vestito i panni fino a sviscerarne il suo profondo dolore interiore e averlo fatto tuo ( robe da attori convinti, insomma), arrivati sul set l'attore con cui devi girare una scena piena di pathos ti dica
"Hai un copione? volevo capire che ci dicevamo...vabè dai improvvisiamo".....
Im-prov-vi-sia-mo??? Scusa?????
Ed ecco che in un secondo tutte le tue certezze ( tutte le "pippe" che per anni ti hanno fatto sulla professionalità, sulla preparazione dell'attore e del personaggio, sullo studio...)  crollano sprofondando nel baratro più assoluto  trascinandoti in un'industria che è più simile a quella dei tritacarne che a quella cinematografica.
Ti buttano su un set in cui macchine da presa e luci sono state già fatte ( che in "teoria" dovrebbero essere posizionate e regolate in base agli attori..ma anche questo è chiedere troppo) e ti dicono "Facciamo una prova".....
Ok è una prova: gesti e memoria, senza troppo impegno ( anche perché il tuo partner come già detto, non sa una mazza di quello che succede nella scena)
"Motore. Partito. Azione"............
"Stop!"...
"Ottimo...Questa ce la portiamo a casa. Passiamo all'altra scena"
????????????????????????????
E' uno scherzo???
Ti guardi smarrito, mentre il mondo intorno continua a girare.....
Timidamente dici "Scusate,ma non era una prova?"
Il regista s'avvicina e con fare sornione dice "Tranquilla siete andate benissimo. Brava. Metodo Stanislavskij eh?"
Ma che è una presa per il culo?
Una smorfia mista tra un ghigno e un sorriso ti si paralizza sul volto....non ci puoi credere.
Lo sconforto più nero: che figura di mxxxa!
La giornata procede più o meno nello stesso modo finché non si crea il problema della luce, che proprio non si riesce a regolare, e del boom ( quel microfono a forma di pillola gigante ) che entra sempre in campo e che invece non si dovrebbe vedere.... il verdetto è chiaro: questa scena bisogna ripeterla!
Alzi gli occhi al cielo e ringrazi il Cosmo d'aver ascoltato le tue preghiere; a fine giornata, ma comunque ti ha ascoltato.
Ma al 1°, al 2°, al 3° al 6° stop, una voce si leva nella stanza "Co stù cazz' e bbum stamo a' perde a' jurnata....jam bell ch'aggià a sfurnà e ttorte"
????????????????????
E il regista " Ma sì dai, tanto è una cosa minima, da casa non se ne accorgerà nessuno. Ok finito!"
Tutti contenti. Scatta l'applauso.
E tu resti incredulo con la bocca aperta e l'espressione da babbeo, assolutamente inerme, immobile.
"Giulia, oggi è il mio compleanno vieni ad assaggià lu bello panettoncino ch'aggia purtato"

Ecco: "lu bello panettoncino" è stata la cosa migliore che mi sia successa durante la giornata; tanto che mi sono fatta dare la ricetta

Liferecipes...

LU BELLO PANETTONCINO AL CACAO


 Ingredienti:
farina 250 g
zucchero 250 g
olio di semi 130 g
acqua 130 g
uova 3
cacao amaro 3 cucchiai
gocce di cioccolato 50 g
lievito 1 bustina

Procedimento:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero fino afarle diventare belle spumose, aggiungere l'olio , l'acqua, la farina, il lievito il cacao e le gocce di cioccolato.
Mescolare bene e trasferire il composto in uno stampo da plumcake  grande( o da ciambella) ben imburrato e infarinato e infornare a 180° per 40 minuti
 







mercoledì 15 febbraio 2012

Delirio di onnipotenza di un regista

Un provino con un regista premio Oscar....
Ommioddio: e se non fossi all'altezza?Chissà quanto sarà affascinante questo regista, quante cose avrà da raccontare...voglio dire: mica è da tutti vincere un Oscar...
E se dovessi bruciarmi l'occasione della mia vita? E se mi dimenticassi le battute? no no, non ci devo pensare. Devo solo studiare studiare studiare!!!
Giorno e ora X. Sono pronta! Non si torna indietro!
Mi fanno accomodare in una stanza ed eccolo arrivare...sono emozionata....mi invita a sedermi su una sedia, accende la sua telecamerina e via...
"Giulia..ti chiami così, vero?..Parlami di te"....
Da dove cominciare? " Bè io....blablablabla blablalalblablabla...
"Scusami Giulia, hai letto la sinossi del film?.... La protagonista del film non ride mai; potresti evitare di sorridere quando parli?"
Ah...ehhhhh...mmmm.... sì, certo......( non sorridere, non sorridere, non sorridere, non sorridere.....)
"Continua per favore"
e io blalalala blalala blalalabllala
"Giulia, potresti evitare il più possibile di sbattere le palpebre degli occhi? perché tu parli ma io non riesco ad ascoltarti perchè il movimento dei tuoi occhi mi distrae!"
Ah, certo, sì ( non muovere gli occhi, non sorridere, non muovere gli occhi, non sorridere, non muovere gli occhi, non sorridere....)
" Sù, continua!"
Ah, ok. blablabla blablablal bla blabla...
"Se gesticoli, se fai anche il minimo movimento con le mani, non riesco veramente a seguirti! tieni le mani sulle gambe per favore!"
Comincio a sudare freddo....( non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme).... 
"Sù, continua"
(non muovere le mani...) bla    bla (gli occhi cazzo: avrò mosso gli occhi???) 
" Giulia, siccome la tua agenzia mi ha inviato la foto in cui hai la testa piegata lateralmente, potresti metterti così, altrimenti non mi sembri tu"
Cosa?La testa?...forse è uno scherzo... ma non sembra avere l'aria di scherzare...
Piego la testa di lato e comincio ad avvertire un senso di frustrazione mista a umiliazione. Sono imprigionata dentro me stessa: mani occhi faccia e viso sono bloccati in posizioni innaturali.
"Sù, Giulia continua"
( non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata, non muovere gli occhi, non sorridere, tieni le mani ferme, tieni la testa piegata...)
...ma le parole escono a fatica.... vortici di rabbia si gonfiano come il mare in tempesta e io non posso muovermi!... per un momento, lungo un'eternità, dimentico chi sono e mi sembra di essere veramente paralizzata...in testa mi balenano le immagini de "Lo scafandro e la farfalla"....un uomo la cui vita è paralizzata dal suo corpo inerme...
Non ce la faccio più...comincio a muovermi...voglio uscire da quelposto e andar via lontano....
"Non c'è più niente da dire" gli dico muovendomi sommessamente...
"Vedo dal tuo curriculum che hai fatto nuoto"...mi guarda..." effettivamente hai le spalle troppo larghe;strano per ché mia figlia fa nuoto da sempre ma ha il fisico molto minuto"
un altro affondo...
"Hai mai vinto delle gare?"
"Non nuoto per competizione, ma solo perché mi piace" gli dico con fermezza
"Mia figlia arriva sempre sul podio"
"Mi piacerebbe poter parlare con lei ma adesso ho un altro provino e devo proprio andare"dico mentendendo al regista, premio Oscar

Sono fuggita via, e ho aperto il portone del palazzo in cerca di aria, come quando dopo essere stato troppo sott'acqua ti rendi conto che devi risalire perché non hai più fiato....ho respirato a lungo e con fatica, e l'aria è entrata facendomi bruciare i polmoni. Ho cominciato a correre, più velocemente di quanto potessi fino a che il respiro s'è fatto corto e i polmoni  hanno cominciato a battere impazziti dentro la cassa toracica.....mi sono fermata, seza più aria, respirando e respirando ancora, sfinita, e ho cominciato a piangere.... maledicendo me e la mia buona educazione, il mio essere gentile, il mio essere sognante e ingenua, il mio CREDERE così tanto nel mestiere del cinema -che di romantico, quando diventa una mera professione, spesso non ha nulla....




 












lunedì 13 febbraio 2012

I Biscotti col Cimino




Appena ritornata a casa dopo aver sfornato, in laboratorio, kili e kili di biscotti.... questi qui vanno sempre a ruba; impossibile resistergli.
La ricetta è quella di sempre...da generazioni...una garanzia.
Inzuppati nel latte, nel caffè, nel the, nella nutella, mangiati uno dietro l'altro durante la giornata, davanti alla tv...
Con mezzo kilo di farina ne vengono circa 40, ma si mantengono benissimo fino a una decina di giorni, chiusi ermeticamente o dentro una scatola di latta quindi vi consiglio di non dimezzare le dosi :-)

LIferecipes...



Ingredienti:
farina 00 500 g
zucchero 175 g
strutto 150 g
uova 1
ammoniaca per dolci 5 g

latte q.b.
sesamo


Procedimento:
In una terrina unire la farina con lo zucchereo, lo strutto, l'uovo e l'ammoniaca, mescolare bene e aggiungere poco alla volta il latte necessario a far amalgamare tutti gli ingredienti e a rendere il composto morbido come l'impasto per la crostata. Formare una palla, avvolgere nella pellicola e riporre in frigo per almeno 2 ore.
Trascorso questo tempo, ricavare dall'impasto dei filoncini lunghi 3 cm e larghi 2 cm; passarli in una ciotolina con del latte e poi nel sesamo.
Disporre i biscotti su una teglia rivestita di carta forno e infornare a 180 ° in forno statico, per 25/ 30 mnuti circa o fino a quando diventeranno ben dorati.
FAre raffreddare per bene prima di assaggiarne uno, altrimenti si sentirà il sapore dell'ammoniaca ( tranquilli: poi scompare completamente !)